Il garante e fondatore del Movimento si rivolge a Giuseppe Conte e chiede "alcuni chiarimenti" elencati in sei punti

 “Questa mattina un quotidiano pubblicava una sintesi di alcune domande che ho inviato a Giuseppe Conte e al Comitato di Garanzia sul processo di voto della Costituente. Per onor di cronaca ci tengo a renderle pubbliche”. Così Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog e intitolato ‘La politica non è l’arte di imporre soluzioni migliori ma impedire le peggiori’.

Nel messaggio, il garante e fondatore del M5s si rivolge all’ex premier: “Caro Giuseppe, ti scrivo perché, a prescindere dalle nostre divergenze di opinioni, confido che entrambi riteniamo che il processo che condurrà al voto della prossima assemblea degli iscritti debba essere improntato a criteri che assicurino parità di accesso e partecipazione“.

Il post prosegue quindi con una richiesta di “alcuni chiarimenti” che vengono elencati in sei punti. “Tenuto conto che queste mie richieste di chiarimento si riferiscono a un processo che è già in corso – conclude Grillo -, ti sarei grato se volessi rispondermi con cortese sollecitudine. Metto anche in copia il Comitato di Garanzia, con cui condivido la responsabilità di verificare la correttezza di quanto sopra. Molti cordiali saluti, Beppe”.

Nel primo punto del messaggio rivolto al presidente del M5s Giuseppe Conte e al Comitato di Garanzia, Grillo chiede “come saranno selezionati gli iscritti aventi diritto al voto, tenuto conto che l’iscrizione ha durata annuale e si rinnova automaticamente in caso di ‘login’ e ‘altra attività partecipativa stabilita dal Comitato di Garanzia’. Quanto a questa seconda modalità di rinnovo, ho appreso che, su indicazione del Comitato di Garanzia, hai fatto inviare una comunicazione agli iscritti – suppongo solo quelli che non hanno fatto ‘login’ nell’ultimo anno – per individuare coloro che hanno inteso rinnovare l’iscrizione”.

“Al fine di valutare l’adeguatezza di questo metodo – prosegue il garante – vorrei capire meglio come si è svolta questa consultazione, avuto particolare riguardo alla data in cui è stata fatta, al termine che è stato concesso agli iscritti e all’informativa che ne è stata data sugli altri canali di comunicazione del movimento”.

“Senza pregiudizio di quanto sopra – aggiunge Grillo al punto due – una volta concluso il processo di determinazione degli iscritti, ti chiederei di volermi informare del suo risultato, vale a dire: la differenza fra gli iscritti prima e dopo la consultazione”.

Nel terzo quesito, il fondatore chiede quindi “quali esponenti del movimento hanno accesso all’anagrafica degli iscritti e quali di questi hanno il diritto di inviare loro comunicazioni e proposte. In proposito, ti anticipo che ritengo che fra questi debbano in ogni caso rientrare i principali organi dell’associazione, a cominciare dal sottoscritto”.

“Hai dichiarato pubblicamente che sulle proposte pervenute, che apprendo essere oltre ventimila, bisognerà stabilire un ‘ordine di priorità’. Chi stabilirà questo ordine di priorità? E come?” sono le domande che Grillo pone a Conte nel penultimo punto. Infine, l’Elevato conclude scrivendo: “Una volta conclusa la seconda fase, dovrà essere predisposto un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive, che sarà poi presentato all’assemblea. Chi predisporrà materialmente questo documento? Tutti 300 sorteggiati, solo una parte di essi, oppure un ufficio che si farà carico di tale sintesi?”. 

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