Marta Fascina in visita al carcere Beccaria di Milano

La deputata di FI e ultima compagna di Silvio Berlusconi in uno degli istituti minorili più problematici d’Italia assieme a una delegazione di Forza Italia: c'è anche Letizia Moratti

La deputata di Forza Italia Marta Fascina  in visita al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Dopo la violenta rivolta di sabato notte con i tentativi della maxi evasione e i ripetuti allarmi lanciati dai sindacati della polizia penitenziaria, l’ultima compagna del presidente Silvio Berlusconi ha deciso di andare a vedere in prima persona le condizioni di quello che attualmente è uno degli istituti minorili più problematici d’Italia. 

Con lei c’erano anche l’europarlamentare di Forza Italia-PPE Letizia Moratti e i deputati azzurri Gloria Saccani Jotti e Alessandro Sorte. La visita, nell’ambito dell’iniziativa ”Estate in carcere”, promossa in tutta Italia dal segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, è stata guidata dal direttore del penitenziario Claudio Ferrari insieme a Francesca Perrini dirigente responsabile del Centro giustizia minorile Lombardia e al cappellano don Claudio Burgio.

Prima della visita alla struttura, Moratti, Fascina, Saccani Jotti e Sorte hanno avuto un breve confronto con il direttore del carcere e i suoi collaboratori durante il quale sono state affrontate le criticità più attuali e si è dibattuto sulle possibili azioni e soluzioni. “L’istituto Beccaria è sempre stato un modello e deve tornare ad esserlo anche se è chiaro che con gli anni sono cambiate situazioni e dinamiche –
osserva la delegazione di FI – I reati dei giovanissimi sono molto aumentati negli ultimi anni, ma questo va interpretato anche come un forte segnale di disagio sociale e psichico. L’abbassamento dell’età di esordio delle patologie psichiatriche e dell’uso di sostanze ha posto gli Istituti di pena per i minori di fronte a nuove sfide e difficoltà”. 

“Riguardo la detenzione in queste strutture è necessario ribadire con forza il valore e la priorità della rieducazione soprattutto attraverso una visione ‘umana’ del carcere e attività di formazione professionale e
proposte culturali. Come ad esempio l’arte, il teatro, la lettura, ma anche il volontariato e lo sport. Nel cambiamento che tocca gli ospiti di questi istituti è fondamentale anche pensare all’alfabetizzazione e alla presenza di educatori formati e mediatori culturali che possano essere un punto di riferimento, una possibilità di ascolto, sfogo, confidenze per questi ragazzi”, si legge ancora nella nota.

Fascina visita Beccaria: “Sia luogo di rinascita, mai di violenza”

“Il carcere, specie quello minorile, deve essere luogo di rinascita e di speranza, mai di violenza. E noi, come istituzioni, dobbiamo fare il massimo perché siano poste le condizioni affinché l’esecuzione della pena segni per questi ragazzi un nuovo e brillante inizio”. Così la deputata di Forza Italia Marta Fascina, oggi in visita al carcere Beccaia di Milano.

“Oggi ho visitato il carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, teatro negli ultimi giorni di violente rivolte e tra gli istituti di pena di più difficile gestione nel nostro Paese. Ringrazio il direttore Claudio Ferrari, la delegazione della polizia penitenziaria e del personale dell’istituto per l’accoglienza e per il costruttivo scambio di opinioni. Ho visitato diverse sezioni, tra cui quella dove alcuni detenuti hanno appiccato qualche giorno fa un pericoloso incendio. La criticità più evidente è rappresentata dalla straordinaria presenza, per oltre il 90%, di detenuti stranieri – in maggioranza minori non accompagnati – che, a valle di un percorso di vita spesso caratterizzato da violenze e viaggi della speranza e pensando di non avere futuro né prospettive, non sono disponibili ad una concreta integrazione, sono riluttanti allo svolgimento di attività formative e non si lasciano spaventare dai trattamenti sanzionatori”, afferma Fascina.

“A fronte di questa delicata situazione, si rende oltremodo necessario aumentare il personale di mediazione linguistico/culturale, quello sanitario di supporto psicologico e psichiatrico e prevedere una figura spirituale per i tanti detenuti di religione islamica. Accanto alle numerose criticità – conclude -, ho però apprezzato la vastità di attività formative, culturali e sociali svolte dai giovani detenuti e che li proietta in una dimensione di riscatto”.

Fascina: “Costruire nuovi penitenziari e ampliare pene alternative”

“A valle della mia visita al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, sono convinta che, come ha sempre ricordato il Presidente Silvio Berlusconi, il grado di civiltà di un Paese dipenda anche dalla condizione delle sue carceri. E purtroppo lo stato dei nostri istituti penitenziari non è degno di un paese membro del G7, come dimostra il dato della popolazione carceraria composta da circa 60 mila unità, 10mila in più rispetto alla capienza regolamentare. In questo senso l’impegno delle istituzioni deve essere anzitutto indirizzato alla costruzione di nuove carceri che siano idonee a garantire ai detenuti delle condizioni di vita dignitose”. Così la deputata di Forza Italia Marta Fascina, oggi in visita al carcere Beccaia di Milano.

“In secondo luogo -continua- dobbiamo ampliare il più possibile le pene alternative. Qualcosa è stato già fatto di recente rispetto ai detenuti anziani ed ai tossicodipendenti che possono espiare la pena presso comunità di recupero, ma molto c’è ancora da fare”.