Della Vedova (+Eu): "Errore, è reazionario e pericoloso". Scalfarotto: "Nel centrosinistra unica scelta è Harris"

Polemiche interne alle opposizioni dopo che il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in un’intervista a Repubblica ha detto di “non condividere” le posizioni di chi crede che un’eventuale rielezione di Donald Trump come presidente Usa sarebbe una minaccia per la democrazia. “La libera scelta dei cittadini non è mai una minaccia per la democrazia. Anche in Italia è un argomento che non ho mai usato contro Meloni”, ha sottolineato. Alla domanda su quale sia il risultato da lui sperato per le presidenziali di novembre, Conte ha poi risposto: “Giudicheremo la prossima presidenza sui fatti. Alla convention democratica sono emersi temi interessanti e in linea con una forza progressista, come il progetto di eliminare i debiti legati a spese mediche, la volontà di mettere un tetto ai prezzi dei generi alimentari e la previsione di sussidi per l’acquisto della prima casa“. E ha concluso: “Noi, come forza alternativa a Meloni per il governo del Paese, dovremo dialogare con qualunque presidente sarà eletto dai cittadini americani”.

Della Vedova (+Eu): “Errore, Trump reazionario e pericoloso”

Molte le critiche nei confronti delle parole del leader pentastellato. “Nella sua intervista a Repubblica Giuseppe Conte offre la sua visione di una alternativa politica ed elettorale a Meloni, e, aggiungerei, Salvini. Il passaggio, però, che lascia abbastanza senza parole è quello su Trump. Non la cosa scontata che l’Italia e l’UE dovranno misurarsi e provare a dialogare con il prossimo presidente USA, chiunque verrà eletto. No, il punto è il giudizio politico su Trump, che Conte sfuma fino a non prendere posizione tra lui e la vice presidente democratica Harris”, ha detto il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. “Trump è quello del 6 gennaio, dell’assalto a Capitol Hill se non auspicato certo non condannato. È quello che ha scelto come vice l’isolazionista e reazionario Vance. È quello che ha nominato i giudici della Corte suprema che hanno affossato le sentenze pro-choice sull’aborto. È quello che non prende le distanze dal progetto 2025 dei suoi sostenitori, dove, oltre ad uno smisurato potere presidenziale, si prevede ad esempio la fine dell’attenzione al cambiamento climatico e ai sussidi verdi (tema apparentemente molto caro a Conte) così come le revoca delle normative anti discriminatorie nei confronti della comunità Lgbtq+. Si può dire che con Trump di nuovo presidente si dovrebbe fare i conti, ma non si può negare che la sua vittoria sarebbe un pericolo per la democrazia americana e quindi mondiale basata sullo stato di diritto. È non è vero, come dice Conte, che la libera scelta dei cittadini non può essere una minaccia per la democrazia: lo è stata drammaticamente in Europa ed in Italia nel secolo scorso e può tornare ad esserlo quando dei populisti demagoghi senza scrupoli che negano la realtà, riescono a catturare il consenso”, ha concluso.

Scalfarotto (Iv): “Nel centrosinistra unica scelta è Harris”

“È incredibile come Giuseppe Conte proprio non ce la faccia ad articolare il concetto che Donald Trump è un pericolo pubblico. Un centrosinistra che si rispetti dovrebbe mettersi a organizzare i comitati per Kamala Harris, altro che storie”, ha invece dichiarato su X il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva. 

Marcucci (Libdem): “Posizioni di Conte inaccettabili”

“Mi chiedo perché nel campo largo nessuno dica nulla per le incredibili affermazioni di Giuseppe Conte in politica internazionale? Equidistanza tra Harris e Trump, opposizione alla Nato ed all’Europa, Ucraina in pasto a Putin: siete proprio sicuri che siano posizioni accettabili? Cosa ne pensano il Pd ed i suoi alleati?”, ha infine scritto in una nota il presidente di Libdem europei, Andrea Marcucci

 

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