Un editoriale di Sallusti su Il Giornale fa esplodere la polemica, Renzi: "Ansie da complotto, no a linguaggio squadrista"

Vogliono indagare Arianna Meloni“. E’ un editoriale di Alessandro Sallusti, così intitolato e pubblicato oggi da Il Giornale, a far scoppiare l’ultima polemica politica. “Oggi il Giornale apre con un retroscena molto preoccupante per la democrazia: ‘Vogliono indagare Arianna Meloni’. Attenzione, Arianna non ha fatto niente di male. Avesse fatto qualche reato, sarebbe giusto approfondire e verificare, ma la colpa di Arianna è solo quella di essere sorella di Giorgia“, afferma il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, in un video su Facebook commentando l’articolo di Sallusti sulla sorella della presidente del Consiglio. 

“Dall’inizio dell’esperienza di governo, giornali di sinistra e gruppi politici hanno iniziato a descrivere Arianna come la grande manovratrice delle nomine di governo, ma Arianna non si occupa di nomine. L’abbiamo detto e ripetuto in ogni possibile circostanza. Sallusti con il suo retroscena mette in fila tutti i tasselli e svela, in base al sistema Palamara, perché starebbero montando questo circo su Arianna Meloni. Dietro a tutto questo potrebbe esserci il tentativo di inquinare la democrazia, condizionare, indebolire e ricattare il governo Meloni tramite questo colpo basso e surreale proprio ad Arianna. Una cospirazione di giornalisti, politici di sinistra e magistrati compiacenti per creare un evento politico. Attenzione, non per accertare un ipotetico reato”, prosegue Donzelli.  

Renzi: “Ansie da complotto di famiglia Meloni, no a linguaggio squadrista”

Dall’opposizione è Matteo Renzi a commentare l’ultima bufera parlando di “ansie da complotto della famiglia Meloni. “Le sorelle Meloni vedono i fantasmi? In questa domenica di agosto ci tocca rispondere alle aggressioni di Fratelli d’Italia e alle ansie da complotto della famiglia della premier. Andiamo con ordine e scusate la lunghezza. Puntata numero 1.Quattro giorni fa il Fatto Quotidiano pubblica un articolo in cui ipotizza la partecipazione di Arianna Meloni – una delle sorelle della premier – a una riunione sulle nomine Rai. Nomine che spettano al Governo, di cui Arianna non fa parte. Una nostra deputata, Boschi, chiede di conoscere in Commissione di Vigilanza se questa cosa sia vera o meno. Il giorno dopo Repubblica pubblica un articolo in cui ipotizza la nomina in FS di una manager vicina a Arianna Meloni. Nomine che spettano al Governo, di cui Arianna non fa parte. Una nostra senatrice, Paita, chiede di conoscere in Parlamento se questa cosa sia vera o meno. Fin qui tutto regolare. Le parlamentari di Italia Viva fanno semplicemente il loro lavoro: fanno l’opposizione. L’opposizione presenta interrogazioni parlamentari, il Governo risponde: in democrazia funziona così”, scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in un lungo post sui social. “Cosa accade a questo punto? Si scatena Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni inizia a insultare Italia Viva. Definisce me ‘boss di provincia’ e ‘capobranco’ e accusa le parlamentari di far parte di ‘una muta di cani’. Questo linguaggio di odio, violento e squadrista è il modo con il quale il partito di maggioranza replica a delle legittime domande di un partito d’opposizione. Vi sembra normale?”.

Renzi: “Meloni prenda distanze da chi insulta, non ci fermano”

“Nel dubbio segnalo quanto segue: 1. Io sono garantista e per me un avviso di garanzia non cambia niente: non sono giustizialista come quelli di Fratelli d’Italia, io. 2. Io non attacco la famiglia della Premier per le vicende giudiziarie a differenza di quello che la Meloni fece con i miei cari. 3. Io continuo a fare opposizione in modo civile e senza insultare. Ma non permetteremo a nessuno di offendere le nostre parlamentari colpevoli solo di fare il proprio dovere. Chiediamo a Giorgia Meloni di prendere le distanze da chi insulta e rispondere in Parlamento nel merito alle nostre interrogazioni. E chiediamo al direttore Sallusti di smentire formalmente che ci sia un ruolo del sottoscritto o di Italia Viva in eventuali indagini giudiziarie su Arianna Meloni”. Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi, in un post su X. “Se qualcuno pensa di fermare le iniziative democratiche di Italia Viva e dei suoi gruppi parlamentari, beh, quel qualcuno sappia che quelli come noi hanno subito vere e proprie aggressioni giudiziarie e social. Gli insulti di chi non sa risponderci nel merito non ci fermano, ma ci stimolano ad andare avanti con ancora più determinazione. Quanto a me, non saranno le loro meschine insinuazioni a fermarmi: non ci sono riusciti in anni di fango gratuito, non ci riusciranno ora”, aggiunge. 

Arianna Meloni: “Ogni mattina fake news da quotidiani di sinistra”

Solo pochi giorni fa proprio Arianna Meloni su Instagram aveva pubblicato un post nel quale scriveva: “Ogni mattina in Italia, leggendo la rassegna stampa, so che dovrò smentire l’ennesima fake news dei quotidiani di sinistra, veri e propri spacciatori di notizie inventate di sana pianta. A questo punto mi chiedo, ma non sarà una strategia? Una strategia messa a punto e studiata non per distruggere me, che chiaramente come militante poco conto, ma magari per infangare e dipingere la sorella del Presidente del Consiglio come traffichina e melmosa? Non credo che si riuscirà nell’intento, mia sorella non perderà le staffe e continuerà il suo lavoro. Per quanto mi riguarda parlano per me: la mia storia, tutte le persone che mi conoscono e soprattutto la vita che conduco”.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Arianna Meloni (@arianna.meloni.5)

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata