Il post su Facebook del capogruppo di FI al Senato dopo il trionfo dell'Italvolley alle Olimpiadi
Le critiche di Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, nei confronti dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, che dopo lo storico trionfo dell’Italvolley femminile a Parigi 2024 è tornato a parlare di presunti “tratti somatici” non italiani dell’azzurra Paola Egonu, nominata miglior giocatrice del torneo olimpico. “Ci vuole l’innegabile talento di Vannacci per criticare Paola Egonu nel giorno del trionfo olimpico delle nostre atlete di pallavolo. L’ex, per fortuna, generale, si atteggia a De Gobineau ‘de noantri’ (se lo ignora può consultare Wikipedia, fonte di apprendimento alla sua portata) parlando di ‘tratti somatici’. Lessi su un giornale che si vantava di fingere di perdere l’equilibrio in metropoliitana per toccare le mani, cito, ‘di persone di colore per capire al tatto se la loro pelle fosse più rugosa della nostra’. Io invece ho incontrato un signore che si è qualificato come barbiere di Vannacci, meno noto di quello di Siviglia reso celebre da Rossini (rinvio Vannacci a fonti Internet anche in questo caso), dal quale ho appreso che al momento dello shampoo, con l’inevitabile contatto delle mani con il celebre cranio, ‘a tatto’ il barbiere ebbe il sospetto di un vuoto all’interno della ‘scatola’. Ma come dicono nella celebre opera ‘la calunnia è un venticello’ e il barbiere avrà mentito. Per Vannacci vale il noto detto: Tanto nomini nullum par elogium. O no?”, ha scritto Gasparri in un sarcastico post sul suo profilo Facebook.
Le parole di Vannacci
Contattato da LaPresse dopo la vittoria delle azzurre, Vannacci aveva detto di Egonu: “Confermo quello che ho detto e continuo a farle i complimenti, non ho mai messo in dubbio che sia una grande atleta italiana, di origine nigeriana, origine della quale credo lei stessa vada fiera, e che si vede dai tratti somatici. Ma questo non cambia nulla alla sua bravura e al fatto che ci abbia aiutato a conquistare l’oro, per me non c’è nessuna polemica“.
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