Il caso intanto approda sotto la lente della commissione Segre, che acquisirà i filmati dell'inchiesta di Fanpage
Non c’è spazio per posizioni razziste o antisemite, per i nostalgici del Ventennio e per “lo stupido folklore”: “i partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il Ventennio fascista già diversi decenni fa” e “non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro, o con chi ci trasforma in una macchietta”. Giorgia Meloni scrive ai dirigenti di Fratelli d’Italia per chiudere il caso Gioventù nazionale. Dopo aver condannato da Bruxelles nei giorni scorsi chi ha sentimenti razzisti o antisemiti, ma anche l’inchiesta giornalistica di Fanpage, ora la leader di Fratelli d’Italia si rivolge all’interno, e indirettamente a chi l’ha chiamata in causa chiedendo una parola definitiva, per dettare la linea: “Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi, inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario. Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo, non può far parte di Fratelli d’Italia“. Il messaggio va a chi ha ostentato i saluti romani, urlato ‘sieg heil’, schernito gli ebrei. Meloni si dice “arrabbiata e rattristata per la rappresentazione di noi che è stata data dai comportamenti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato”. “Chi crede – prosegue Meloni – che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d’Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo, e dunque non è il benvenuto tra noi”. La leader rivendica il percorso di Fratelli d’Italia, che “non è mai stato un movimento rivolto al passato”, difende “i valori ‘conservatori’ della terra, della vita, della famiglia, della libertà”. Infine si rivolge ai dirigenti: “Il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto”.
Il caso sotto la lente della commissione Segre
Dopo le parole ultimative di Meloni, si attendono dal partito provvedimenti disciplinari, che potrebbero arrivare a breve. Intanto il caso finisce anche nelle aule parlamentari, perché la commissione straordinaria contro i fenomeni di odio, intolleranza, razzismo e antisemitismo, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre, acquisirà i filmati dell’inchiesta giornalistica. La decisione è stata presa martedì dall’ufficio di presidenza, con la senatrice a vita in video-collegamento, e segue alla richiesta contenuta in una lettera rivolta a Segre dall’ex deputato di Forza Italia Elio Vito. Richiesta che è stata fatta propria dalla commissione. Ora i funzionari si attiveranno a stretto giro per contattare Fanpage, cui verrà chiesto l’intero girato dell’inchiesta sui militanti di Gioventù nazionale, e una volta acquisito si deciderà come proseguire. Il perimetro di azione della commissione è “politico”, non di inchiesta, e l’iniziativa è finalizzata ad approfondire e tenere accesi i riflettori. L’acquisizione dei filmati è stata sostenuta anche da FdI: “Come ha ribadito la nostra presidente Meloni, in Fratelli d’Italia – ha detto il capogruppo Lucio Malan – non c’è spazio per posizioni razziste o antisemite. Proprio per questo riteniamo che sia necessario indagare sul fenomeno dell’antisemitismo in tutte le sue forme. La gravità di quanto abbiamo assistito e ascoltato in questi mesi impone di indagare con la massima trasparenza senza alcuna reticenza e omertà”.
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