La 39enne è in attesa del trasferimento agli arresti domiciliari
Potrebbe lasciare il carcere di Budapest per andare ai domiciliari in cui è detenuta dal febbraio 2023 Ilaria Salis, la 39enne italiana accusata di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti per gli scontri dell’11 febbraio 2023 in occasione del ‘Giorno dell’onore’.
Secondo quanto apprende LaPresse, nel momento in cui sarà conclusa la pratica del pagamento della cauzione (pratica già avviata), fissata in 16milioni di fiorini pari a poco più di 40mila euro, la 39enne potrà lasciare il carcere e andare ai domiciliari, a Budapest, dopo l’accoglimento della richiesta da parte dei giudici ungheresi lo scorso 15 maggio.
Caso Salis, Tajani: “Critiche padre? Parole in libertà, io fiero del lavoro fatto”
“Noi difendiamo e tuteliamo sempre i cittadini italiani. Se la signora Salis chiederà di andare ai domiciliari in Italia, lo potrà fare. Per quanto ci riguarda sosterremo questa proposta che credo si possa fare perché non è assolutamente in contrasto con il diritto comunitario, quindi mi auguro che possano essere concessi”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto ieri a margine di una iniziativa elettorale a Livorno parlando del caso di Ilaria Salis.
A chi gli chiedeva delle critiche espresse dal padre, Roberto, il titolare della Farnesina ha affermato che “non rispondo a polemiche di cittadini, noi facciamo il nostro dovere. Io sono fiero di tutti i nostri diplomatici, sono fiero del lavoro che ha fatto la nostra ambasciata in Ungheria e quello che ha fatto il nostro Consolato. Non sono parole dette in libertà che possono offuscare l’immagine di donne e uomini che rappresentano il nostro Paese nel mondo e che lavorano con grande impegno e grande correttezza”
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