Via libera del governo al dl Coesione

Via libera del governo al dl Coesione
Maltempo in Emilia-Romagna, al via Cdm a palazzo Chigi

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche i decreti legislativi su Irpef e Ires

Il Consiglio dei ministri, che si è tenuto in mattinata a palazzo Chigi, ha approvato il decreto legge recante ‘ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di Coesione’ e il decreto legislativo sulla revisione del regime impositivo dei redditi (Irpef e Ires). Lo si apprende da fonti di governo. 

Leo: “Bonus 100 euro a circa un milione di famiglie”

Tra le misure varate dall’esecutivo anche quella che prevede un bonus di 100 euro in busta paga a gennaio 2025 per i lavoratori dipendenti con meno di 28mila euro di reddito. “Il bonus 100 euro riguarda famiglie che hanno 28mila euro di reddito, chiaramente sui redditi 2024, la stima è di circa un milione, un milione e centomila famiglie”, ha detto il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in conferenza stampa dopo il Cdm. 

Leo: “Nel 2025 consolidiamo tre aliquote Irpef”

Per quanto riguarda il decreto sulla riforma dell’Irpef, Leo ha detto che l’intento del governo è quello di consolidare nel 2025 la diminuzione a tre delle aliquote dell’imposta sul reddito. “Come primo obiettivo nel 2025 ci poniamo consolidare le tre aliquote Irpef e spingerci ancora oltre, vedremo il risultato del concordato preventivo e speriamo di avere le risorse per venire incontro al ceto medio”, ha detto Leo. 

Avs: “Governo preferisce le mancette elettorali del dl Coesione”

“In queste ore buona parte delle opposizioni ha depositato un’iniziativa di legge popolare sul salario minimo su cui si raccoglieranno le firme di cittadini e lavoratori. Un’iniziativa che ha anche lo scopo di rimuovere l’Italia dagli ultimi posti dell’Unione Europea in tema di diritti sociali. Il salario minimo è presente in 21 dei 27 paesi dell’Ue e il governo sembra essere sordo a ogni richiesta preferendo, proprio alla vigilia del primo maggio, le mancette elettorali del decreto Coesione, ennesimo insulto ai lavoratori a cui, invece dei diritti previsto dalla Costituzione, vengono elemosinati soltanto un po’ di spiccioli”, ha detto l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Massimiliano Smeriglio.

Caiata (FdI): “Assunzioni per il futuro del Mezzogiorno”

“Il futuro del Mezzogiorno passa anche per le sue assunzioni. L’annuncio delle misure disposte dal nostro Presidente Meloni che prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni, è la riprova dell’impegno e della volontà di fare del mezzogiorno fucina di nuove professioni”, ha dichiarato in una nota il deputato Fratelli d’Italia Salvatore Caiata, presidente dell’InCE. “Accanto a tali misure volte a sostenere il lavoro dipendente, sono previste specifiche disposizioni per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il centro nord e il Mezzogiorno. Il futuro dunque non solo della nostra Nazione, ma anche del nostro Mezzogiorno, passa per l’assunzione dei nostri talenti, delle nostre donne, ma soprattutto dei giovani”. “Alla vigilia della festa dei lavoratori l’annuncio di tali misure, nella revisione delle politiche di coesione, assume un significato ancora più di valore, a dimostrazione di una gestione governativa che insieme alle parole dispone sempre dei fatti”. 

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