Riesplode la polemica sull’aborto dopo l’approvazione di un emendamento al dl sul Pnrr, approvato in Commissione Bilancio alla Camera. I Cinque Stelle accusano: “La maggioranza non si smentisce mai e anche nel decreto sul Pnrr riesce a inserire un attacco al diritto all’aborto“. In una proposta di modifica “all’articolo 44, il centrodestra prevede che le regioni possano coinvolgere le associazioni pro-life nell’organizzazione dei servizi di consultorio“, scrivono in una nota i parlamentari pentastellati delle Commissioni Affari Sociali di Montecitorio e Palazzo Madama.
“È una decisione molto grave, perché rappresenta l’ennesima offesa ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione – aggiunge la nota – È importante dotare i consultori di personale qualificato e strutturato, in modo da assolvere a tutte le funzioni richieste a quelle strutture, esattamente come previsto dalla proposta di Legge presentata sul tema dal Movimento 5 Stelle. I consultori sono presidi territoriali da garantire con gli investimenti necessari e non di certo tramite il contributo delle associazioni di volontariato. Viviamo in un Paese in cui il diritto all’interruzione di gravidanza è già sotto attacco, in cui è già difficile accedere alla pratica, in cui le donne devono viaggiare fuori provincia o addirittura fuori regione per riuscire ad abortire. E mentre altri Paesi inseriscono la tutela del diritto all’interruzione di gravidanza in Costituzione, l’Italia sceglie di fare un ulteriore passo indietro. Noi continueremo a opporci a questa politica oscurantista del governo Meloni, non lasceremo che la 194 subisca ulteriori attacchi e ci batteremo perché i diritti delle donne vengano garantiti”.

