Il leader di Italia Viva: "Eleggiamo minimo cinque parlamentari"

Prosegue la conta alla rovescia per le elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. Proseguono le campagne elettorali dei vari partiti compresa Italia Viva di Matteo Renzi. “Raggiungere l’obiettivo” della lista Stati Uniti d’Europa “ha richiesto e richiede tanta fatica. La costruzione di operazioni politiche complicate si fa nel silenzio, lavorando, per mesi. Non con tweet sguaiati e aggressioni agli alleati come fanno in tanti, anche nel campo degli ex compagni di strada. Io questo so fare: politica.”, scrive il leader di Iv nella sua enews. “Non chiedetemi di fare la guerra nel fango, rispondendo alle fakenews, alle illazioni, agli insulti: non è il mio. Non mi troverete nelle risse di condominio di chi preferirebbe uno scontro tra riformisti in Italia pur di affermare il proprio ego – aggiunge Renzi – . Non risponderò a chi si dichiara liberale ma aggredisce la mia vita professionale e personale con metodi grillini. Il mondo brucia, io lavoro con umiltà per cercare di cambiare l’Europa. Voglio sostituire Ursula von der Leyen perché ha fallito sulla riforma delle istituzioni, sull’ideologismo ambientalista, sulla diplomazia: non mi interessano le piccole rivalse miopi di persone che con la politica hanno litigato in modo irrecuperabile. In questi mesi c’è chi ha quotidianamente messo veti contro di noi. Non ho mai risposto. Non lo farò oggi.Italia Viva non mette veti, Italia Viva non accetta veti. Italia Viva, a differenza di altri, fa politica. Noi lavoriamo perché l’8 e il 9 giugno al Parlamento Europeo ci sia qualche riformista in più e qualche sovranista in meno. Tutto il resto è wrestling da social media che appassiona (forse) mille persone”

“La lista per gli Stati Uniti d’Europa si farà. È giusto dire che questa lista non si sarebbe mai fatta senza la tenacia degli amici di Più Europa cui voglio dare pubblicamente il merito di averci creduto anche quando sembrava molto difficile raggiungere il risultato”, aggiunge il senatore postando la foto della bozza del simbolo. “È solo una bozza e ci possiamo ancora lavorare, a me piace molto”, scrive. “La dico banale, quasi brutale: il mondo cade a pezzi, non ci possiamo permettere di stare a litigare sulle piccole beghe nostrane – aggiunge Renzi – Perché è giusto a livello ideale cercare ciò che ci unisce sull’Europa quando si vota per le europee: le europee non sono un sondaggio, sono delle elezioni. E il parlamento Europeo deve essere composto per quanto possibile da riformisti, non da populisti. Da politici, non da influencer. La lista Stati Uniti d’Europa farà come minimo cinque parlamentari (io spero di arrivare a 7/8, ma questa è un’altra storia). Seguitemi bene. Se fossero cinque significa – per come sono fatte le regole europee – che ne togliamo due a Fratelli d’Italia, uno alla Lega, uno ai Cinque Stelle e uno al PD. Cioè: con la lista Stati Uniti d’Europa ci sono meno sovranisti e populisti e più persone che vogliono cambiare l’Europa. Ma che non vogliono uscire dall’Europa o inseguire gli estremisti. A me pare semplicemente bellissimo”, conclude.

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