“Escludo un impegno diretto nel conflitto” tra Russia e Ucraina “che genererebbe una escalation incontrollata”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa Camera e la Commissione Esteri e Difesa Senato, sulle missioni internazionali. “Agli aiuti deve essere poi affiancata una forte azione diplomatica per evitare il rischio che l’Ucraina cessi di esistere come nazione indipendente, difendendo la nostra pace e la nostra stabilità, evitando che Mosca arrivi ai confini dell’Europa”. “Quando nel febbraio 2022 Putin invase l’Ucraina si produsse uno shock sistemico che diede origine a una catena di eventi dagli esiti molto incerti, ma nessuno avrebbe immaginato una escalation così rapida e veemente. Per dirla come un pensatore da me culturalmente distante anni luce, Antonio Gramsci, ‘viviamo in un mondo sempre più grande e sempre più terribile'”, ha sottolineato.
Entro il 2024 saranno complessivamente “36 schede missioni con una media di poco superiore a 7.500 militari di previsto impiego e un contingente massimo autorizzato di 12mila, per un impegno che comporta un onere finanziario complessivo pari a circa 1 miliardo e 410 milioni di euro”, ha aggiunto.