Elezioni Russia, Salvini: “Popolo che vota ha sempre ragione”, dura replica Tajani

Il ministro da Bruxelles: "La politica estera la fa il ministro degli Esteri"

Le elezioni fanno sempre bene e quando un popolo vota ha sempre ragione“. Così Matteo Salvini sulle elezioni in Russia e la vittoria di Vladimir Putin. Pronta la reazione di Antonio Tajani: “La politica estera la fa il ministro degli Esteri” ha detto in un punto stampa a margine del Consiglio Esteri a Bruxelles, ha risposto a chi chiedeva un commento sulle parole del ministro Salvini. “Sulle elezioni ho espresso la mia posizione ieri sera, sono il ministro degli Esteri e non ho nulla da aggiungere rispetto a quello detto ieri sera”, ha ribadito. “Le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti, anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi”.

Meloni: “Posizione governo chiara e maggioranza coesa”

Sul caso è intervenuta la premier Giorgia Meloni. “La posizione del governo è molto chiara e il centrodestra è una maggioranza molto coesa, come si dimostra nell’unico modo in cui si può dimostrare la coesione di una maggioranza, e cioè nella velocità di attuazione e nella chiarezza di attuazione della linea di un governo. Quello che noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo con la velocità con cui lo abbiamo fatto, e la chiarezza che abbiamo dimostrato in politica estera, tutto questo racconta di una maggioranza coesa”, ha detto la presidente del Consiglio nell’anticipazione di un’intervista ad ‘Agorà’ che andrà in onda domani alle ore 8,30 su Raitre’. “Io credo che il punto sia sempre questo: cioè non conta quanto il campo sia largo, ma conta quanto quel campo sia coeso e compatibile, quanto abbia risposte chiare da dare ai cittadini e da rappresentare all’estero. E l’Italia con la maggioranza di centrodestra chiaramente questo lo sta facendo”.

Ue: “Salvini? Italia ha siglato dichiarazione su elezioni non libere”

Non si è fatta attendere la risposta dell’Unione europea. “Non commentiamo le osservazioni e le dichiarazioni delle singole persone. L’Italia è parte di una dichiarazione dell’Ue a 27 in cui l’Ue espone chiaramente le ragioni per cui gli elettori russi in realtà non hanno avuto la libertà di scegliere liberamente e in un processo equo”, ha detto a LaPresse il portavoce per gli affari Esteri della Commissione europea, Peter Stano.

Il rappresentante ci tiene a sottolineare che i 27 hanno sottoscritto una dichiarazione in cui si afferma che le elezioni russe “si sono svolte in un contesto molto ristretto, esacerbato anche dalla guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Le autorità russe hanno continuato ad aumentare la sistematica repressione interna reprimendo i politici dell’opposizione, le organizzazioni della società civile, i media indipendenti e altre voci critiche con l’uso di leggi repressive e pene detentive motivate politicamente”. Nello stesso enunciato l’Alto rappresentante Josep Borrell, parlando a nome dell’Ue, sostiene che “la scioccante morte del politico dell’opposizione Alexei Navalny nel periodo precedente alle elezioni è un altro segno dell’accelerazione e della sistematica repressione” e che “le elezioni si sono svolte in uno spazio politico sempre più ristretto, che ha provocato un aumento allarmante delle violazioni dei diritti civili e politici, ha impedito la candidatura di molti candidati, compresi tutti quelli contrari alla guerra illegale di aggressione della Russia, e ha privato gli elettori russi di una possibilità scelta reale e limitavano fortemente il loro accesso a informazioni accurate”.