Il forzista Giorgio Mulè: "Lezione per Meloni, non si vince imponendo nomi"

I risultati delle Regionali in Sardegna non sono un “segnale politico nazionale”. Lo sostiene Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia commentando la sconfitta di Paolo Truzzu e la vittoria della candidata di Pd e 5 Stelle Alessandra Todde. “Quando parlano gli elettori vanno sempre ascoltati, e c’è un segnale politico locale su cui faremo le nostre riflessioni”, ha dichiarato parlando a RaiNews24. Il sindaco di Cagliari, aggiunge, è stato “sostenuto fortemente” da FdI “e non abbiamo nessuna intenzione di nasconderci”, ma “in realtà” la sua candidatura “era nata da una riunione del centrodestra sardo, non è stata una imposizione nazionale sulla Sardegna. Il centrodestra sardo aveva fatto questa richiesta, che noi abbiamo fortemente difeso e incoraggiato rispettando le scelte territoriali. Truzzu è una persona molto valida, a quanto pare non è riuscito a farsi apprezzare”.

Riguardo al voto disgiunto, Donzelli ammette che “sicuramente faremo riflessioni” anche perché “che qualcuno lo ha fatto è matematicamente dimostrato. Noi dovremmo ovviamente fare le nostre riflessioni perché il popolo del centrodestra merita sempre le migliori possibilità e le migliori scelte. Noi eravamo convinti di averla fatta e chi ha votato ci ha detto di no. Quindi è giusto che noi si rifletta da questo punto di vista, ma ripeto c’è una una legge non scritta che nelle elezioni in Sardegna fondamentalmente c’è sempre stata l’alternanza e non siamo riusciti a interrompere questa questa legge non scritta”. 

Mulè: “Lezione per Meloni, non si vince imponendo nomi”

 “È un ripasso di quanto già accaduto in passato: non si devono fare prove di forza pesando i voti su elezioni differenti e non si deve arrivare a ridosso delle elezioni per scegliere i candidati. Il centrodestra quando fa le cose in fretta va male: vedasi quello che è accaduto a Roma. La lezione del voto sardo è questa”. Lo dice in una intervista a Repubblica Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera di Forza Italia. “Sono sicuro che non ci saranno falli di reazione. Semmai sarà rafforzata la collegialità nell’indirizzo politico e di governo. Se ci saranno falli di reazione sarebbe un esempio di immaturità che io escludo. Il centrodestra alle prossime regionali sceglierà candidati per tempo e forti”, afferma.Cosa è andato storto comunque per il centrodestra in Sardegna? “La scelta dei tempi – risponde Muné – Il nostro candidato non ha saputo convincere molto e lo si vede dalla somma dei voti delle liste che è superiore al voto per Truzzu. C’è stato un problema evidente di analisi: imporre è sempre sbagliato”.

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