Dopo i due rinvii per problemi di salute la premier terrà il tradizionale incontro di fine anno con i giornalsiti
È tutto pronto a Montecitorio per l’attesa conferenza stampa della premier, Giorgia Meloni, che oggi alle 11 risponderà alle domande dei giornalisti accreditati in quello che è tradizionalmente un appuntamento di fine anno. Questa volta cade però all’inizio del nuovo anno dopo che la presidente del Consiglio è stata costretta a rimandarla per due volte (era in programma il 21 dicembre, poi il 28) per problemi di salute.
Il caso Pozzollo alla festa con Delmastro
E questo breve rinvio ha portato con sé nuove grane per il governo, su tutte la più recente, il caso di Emanuele Pozzolo, con il deputato di FdI andato armato a una festa di Capodanno nel Biellese: dalla sua arma è partito un colpo che ha ferito una persona, e alla stessa festa c’era Andrea Delmastro, sottosegretario già rinviato a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito della vicenda Cospito e da tempo nel mirino delle opposizioni. Meloni viene descritta come ‘molto irritata’ ed è probabile che una delle prime domande riguarderà proprio i provvedimenti che intende prendere nei confronti dei due parlamentari, ma ci sono altri argomenti che saranno al centro dell’interesse dei cronisti.
I rilievi di Mattarella sul Ddl Concorrenza e il caso Verdini
Un tema ‘scottante’ per l’esecutivo è costituito dai rilievi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul Ddl Concorrenza. Il capo dello Stato lo ha promulgato, ma accompagnandolo con una lettera ai presidenti delle Camere e alla stessa premier nella quale pone rilievi sulla proroga automatica delle concessioni e invita governo e Parlamento a intervenire nuovamente. Inoltre, c’è in ballo il caso Verdini, con le opposizioni che hanno ripetutamente chiesto che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, riferisca in Aula sull’ipotesi. Il leader della Lega non è coinvolto nell’inchiesta, ma le opposizioni chiedono che chiarisca sul sistema degli appalti Anas.
Un’altra patata bollente per l’esecutivo, sulla quale sicuramente la premier sarà sollecitata dai giornalisti, è il Mes. Lo stop alla ratifica del Meccanismo europeo di stabilità ha diviso in Aula la maggioranza, con FdI e Lega contrari, come il M5S, mentre Forza Italia si è astenuta. E soprattutto ha tracciato un solco con la Ue e messo in grande difficoltà il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che all’indomani del voto aveva ammesso di essere favorevole al Mes ma di comprendere che in questo frangente non c’erano le condizioni per votarlo.
Il nodo Europee
Infine, il nodo Europee: l’appuntamento del 9 giugno prossimo è il più importante a livello politico dell’anno che sta iniziando, e la presidente del Consiglio dovrà sciogliere il nodo candidature, in particolare sulla sua intenzione o meno di presentarsi come capolista per trascinare il partito a un nuovo risultato importante dopo la vittoria alle politiche di poco più di un anno fa.
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