Premierato, La Russa: “Lascia a Capo Stato solo poteri previsti da Carta”. Pd all’attacco

Il presidente del Senato ha detto che "c'è una costituzione materiale che assegna al presidente poteri più ampi", Fornaro: "Getta la maschera, l'obiettivo è Mattarella"

Il presidente del Senato Ignazio La Russa nella cerimonia di scambio di auguri con La stampa parlamentare, risponde alle sollecitazioni sulle riforme, in particolare sul premierato: “Se potessi farlo io, farei l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Con i dovuti contrappesi è il sistema che preferisco” ha detto. Poi ha aggiunto: “Credo che il governo abbia scelto, con La ministra Casellati, la strada meno invasiva. Per i poteri del presidente, per la Costituzione. Meno di questo c’è solo lo status quo ma la maggioranza ha scritto nel proprio programma che vuole l’elezione diretta e gli italiani lo hanno votato. Se qualcuno non è d’accordo significa che preferisce restare così com’è” ha detto ancora. “Ma quello che a noi non piace, lo dico in prima persona, prima che come presidente del Senato, è che anche chi perde le elezioni possa governare. Abbiamo avuto ottimi presidenti che non sono stati eletti in Parlamento ma non può essere una situazione che può essere presa a modello”.

“Non ho mai visto una riforma che arrivi alla fine con lo stesso identico testo. Sicuramente il dibattito parlamentare porterà a migliorare – speriamo non a peggiorare, a volte capita anche questo – il testo” ha dichiarato ancora La Russa parlando della riforma del premierato. Quanto ai poteri del presidente della Repubblica, La Russa ritiene che “nessuno dei poteri venga intaccato. Si può dire che c’è una costituzione materiale che assegna al presidente poteri più ampi” ma la riforma “lascerebbe al presidenti i poteri che i padri costituenti hanno assegnato”. Quanto al premio di maggioranza del 55% ribadisce, senza un limite minimo, ribadisce che “c’è un limite” minimo “lecito che è quello della corte Costituzionale, del 40% dei voto, o lo dice la legge elettorale, o lo ridirà la Corte Costituzionale. Sarà il Parlamento a decidere”. Infine, “l’elemento che mi ha suscitato più perplessità è quello del secondo premier” ma per La Russa “è una di quelle cose che derivano da un tentativo – credo del presidente del Consiglio – di essere il più aperta possibile verso la propria maggiornaza e verso gli altri”. 

Pd all’attacco: “La Russa getta la maschera, vero obiettivo premierato è Mattarella”

“Oggi il Presidente del Senato e fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, ha gettato la maschera e indicato qual è il vero obiettivo della riforma del premierato: ridurre gli attuali poteri del Presidente della Repubblica, nonostante la stragrande maggioranza degli italiani, come testimoniano i sondaggi, abbia a più riprese dimostrato di avere piena fiducia dell’operato del Quirinale. Ragione in più dunque per contrastare in Parlamento e se sarà necessario con il referendum il premierato in salsa meloniana, pensato non certo per rispondere ai bisogni dell’Italia, ma piuttosto per demolire alla fondamenta la repubblica parlamentare e provare a limitare l’azione istituzionale di Mattarella, costantemente ancorata al pieno rispetto degli equilibri sanciti dalla nostra Costituzione”. Lo scrive in una nota Federico Fornaro, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e dell’ufficio di Presidenza del gruppo Pd a Montecitorio. 

La Russa: “Rispetto Mattarella”

“Colpa mia che dimentico sempre che quando si parla di riforme bisogna stare attenti a chi non capisce per analfabetismo costituzionale o a chi fa finta di non capire per inveterata malafede. Oggi tutti i giornalisti presenti alla cerimonia dello Scaldino hanno capito bene, credo, le mie parole sul progetto di riforma costituzionale futura che non modifica i poteri del Presidente della Repubblica. Il totale rispetto verso il Presidente Mattarella è tanto ovvio quanto conclamato” dice in serata Ignazio La Russa, dopo le critiche alle sue parole sul premierato e i poteri del Capo dello Stato. La Russa allega le parole pronunciate oggi: “Credo che i poteri costituzionali non siano minimamente intaccati. Cioè nessuno degli articoli sui poteri del Presidente viene modificato. Si può dire: c’è una Costituzione materiale ormai che attribuisce al Presidente poteri più ampi di quella chela Costituzione in origine prevedeva. E un’elezione diretta del presidente del Consiglio potrebbe ridimensionare l’utilizzo costante di questi ‘ulteriori’ poteri. Non eliminarli, ridimensionarli. Può darsi. Ma sarebbe un atto di salute della nostra Costituzione, non un atto di debolezza. Perché lascerebbe al Presidente della Repubblica quei compiti che i padri costituenti vollero in larga parte e che ha dovuto ‘meritoriamente’ allargare – dico il Presidente… ma vuol dire i Presidenti – nel tempo, per supplire a carenze della politica, tra i quali quelle della necessità della politica di difendersi dalla durata troppo breve dei governi”.