Il ministro sul caso Crosetto: "Non ha mai parlato di complotti"
Il progetto di riforma costituzionale del Governo sulla separazione delle carriere dei magistrati arriverà in primavera. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia Nordio. “Abbiamo fatto un cronoprogramma che ovviamente è stato mandato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed è stato rispettato. Adesso la prima parte è all’esame del Senato, la seconda parte sarà portata in Consiglio dei ministri entro poco tempo ed entro la primavera presenteremo anche il progetto di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere” ha dett Nordio parlando a margine della Giornata della legalità organizzata dal Liceo Braucci di Caivano (Napoli).
Il ministro: “Crosetto non ha mai parlato di complotti”
“Il ministro Crosetto non è solo un amico, ma è un politico con cui siamo in consonanza praticamente su tutto.Non ha mai parlato di complotti, ma ha interpretato la preoccupazione della politica per gli atteggiamenti di alcuni magistrati” aveva detto Nordio nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.
“Al Csm confermeremo apertura assoluta al dialogo”
“Non vedo quale possa essere la ragione non dico di una protesta, ma anche di una diffidenza nei confronti di un progetto elaborato in gran parte addirittura dal precedente Governo” ha detto Nordio sulle “pagelle” per i magistrati. “Noi speriamo che si tratti di ‘amantium irae amoris integratio est”, cioè che le differenze di opinioni tra amanti sono un’integrazione dell’amore. Sono un ex magistrato e non sarei mai contrario all’indipendenza e autonomia della magistratura. Qualche volta possono esserci state delle incomprensioni, ma la nostra apertura al dialogo è assoluta e avrà la conferma domani quando al Csm, alla presenza del Capo dello stato, faremo le nostre dichiarazioni programmatiche”.
“Non vedo dove sia la macchinosità del sistema, anzi si tratta di esplicitare meglio quelle condotte che possono essere fonte di valutazioni anche negative dei magistrati che erano già state indicate dal precedente Governo e dal precedente Ministero della giustizia. Faccio presente che il giudizio su questi magistrati, cioè le pagelle, viene dato dagli stessi magistrati cioè dal Consiglio superiore della Magistratura, senza alcuna interferenza da parte del potere esecutivo o del Parlamento” ha aggiunto. Secondo Nordio “vi è un’estensione di garanzie nei confronti dei magistrati, perché c’è una maggiore specificità di quelli che possono essere gli illeciti disciplinari, e questo è a garanzia di tutti i magistrati. Più la norma è specifica e chiara, più una persona sa cosa rischia se non compie bene il suo lavoro. In questi casi i criteri sono più o meno sempre gli stessi: la produttività, la presenza in ufficio, la tempestività nel deposito degli atti, il rigore logico nel motivarli e aggiornarsi con la produzione legislativa”.
“Test psicoattitudinale magistrati non è uno scandalo”
Il test psicoattitudinale non è uno scandalo” ma si tratta “di argomento delicatissimo, che va discusso con grande pacatezza e con le interlocuzioni del Csm e degli ordini forense”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. “Nelle mie pubblicazioni degli ultimi venti anni ho scritto che questo esame è previsto per la polizia giudiziaria, e quindi non sarebbe uno scandalo se fosse esteso ai pm che ne sono i capi. Anzi a dire il vero io parlavo di esame psichiatrico“, ha aggiunto. Quanto al tema delle cosiddette pagelle “sono valutazioni fatte dal Csm, in piena e assoluta indipendenza, e quindi sono una dimostrazione della nostra sensibilità sull’autonomia della magistratura. Ma poiché i pm hanno il potere di imbastire indagini talvolta lunghe e costose, che distruggono la vita e le finanze delle persone, e poi si concludono nel nulla, è ragionevole che si valutino anche i risultati delle loro inchieste”.
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