Proseguono le polemiche dopo che l'esponente di FdI accusa parte della magistratura di voler fare "opposizione" al governo
Non ci sarà un’audizione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in commissione Antimafia, dopo le affermazioni rese in un’intervista al Corriere della Sera secondo cui ci sarebbe una parte della magistratura pronta a fare da “opposizione” al governo Meloni. Sentire il ministro, secondo la Commissione stessa, esula dai suoi compiti. L’audizione era stata chiesta dal Partito Democratico. “A seguito dell’Ufficio di presidenza, la Commissione antimafia ha valutato la richiesta pervenuta dal gruppo Pd di audire il ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito ai contenuti dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, e ha ritenuto che la stessa non possa essere ricondotta ai compiti che la legge istitutiva attribuisce alla Commissione Antimafia. Vista la pubblica disponibilità del ministro Guido Crosetto a riferire, è utile che possa farlo nelle sedi parlamentari più idonee”, si legge in una nota della commissione Antimafia.
Pd: “Ora Crosetto al più presto in Aula”
I dem, dunque, ora chiedono che sulle sue affermazioni Crosetto riferisca al Parlamento. “Noi abbiamo insistito molto per ascoltare in Antimafia il ministro della Difesa Guido Crosetto, c’è bisogno di un’operazione verità. L’ufficio di presidenza rispetto alla nostra richiesta ha ritenuto competente l’assemblea, a questo punto chiediamo che Crosetto riferisca al più presto in Aula“, ha detto a LaPresse il deputato Pd Carmelo Barbagallo, componente dell’ufficio di presidenza della commissione Antimafia.
Santalucia (Anm): “Crosetto mi ha chiamato, ci incontreremo”
“Ci siamo sentiti oggi col ministro, ha avuto la cortesia di chiamarmi. È fuori Italia e quando ritornerà probabilmente ci incontreremo. Abbiamo parlato poco perché è all’estero”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia a Otto e mezzo su La7. A proposito delle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera riguardanti la magistratura, Santalucia ha aggiunto che il ministro Crosetto “ha colto questa preoccupazione da qualche espressione che gli è stata riferita da qualche convegno o congresso di magistrati, mi è parso di capire”. Poi ha proseguito: “Il problema è proprio qui, che nell’intervista di domenica mattina la cosa è invece ben diversa: si trattava di magistrati che si concertavano tra di loro per usare i poteri giudiziari al fine di fare opposizione al governo. Questo è inaccettabile e inquietante, in buona sostanza è un’accusa di eversione. Gli ho cercato di spiegare le ragioni della mia inquietudine, perché dare una notizia di questo genere alla pubblica opinione ovviamente ha un impatto fortissimo. I magistrati sono al servizio del Paese, pienamente fedeli alla Costituzione e rispettosissimi delle istituzioni dello Stato. Crosetto mi ha detto velocemente che ci incontreremo e che comunque la sua intenzione non era accusare la magistratura di preparare delle azioni dolose per aggredire il governo. Credo che qualcuno gli abbia riferito qualche notizia o frase espressa in qualche convegno, ma i convegni sono altro, un dibattito giuridico sugli equilibri politico-istituzionali”.
Nordio: “Crosetto ha interpretato sentimento diffuso”
Teme un attacco della magistratura, come Crosetto? “No, e non lo teme nemmeno Crosetto. Credo che Crosetto abbia interpretato un sentimento abbastanza diffuso, che si è creato soprattutto in questi decenni, ed è stato acuito dallo scandalo Palamara. Lì c’è stata proprio una ferita che ancora non è rimarginata, e che ha trovato il suo elemento più brutale in quella frase pronunciata da due magistrati, ‘Salvini è innocente ma bisogna attaccarlo’. Una frase blasfema, sacrilega, detta da due magistrati, sulla quale ci sarebbe dovuta essere una indignazione generale e sulla quale invece purtroppo la stessa magistratura non ha fatto una luce piena. Anche perché Palamara ha detto che non era l’unica volta”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso della registrazione di ‘Cinque Minuti’, che andrà in onda questa sera su Rai1.
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