Il sottosegretario alla Cultura: "L'Autorità fa il suo dovere, nell'arco di breve tempo capiranno"
“L’Antitrust fa il suo dovere e lo fa in due modi. Uno è quello che ha già fatto, cioè mi ha dato piena legittimità per i diritti d’autore e per gli articoli che ho fatto sui giornali, per i libri e per gli spettacoli come dice l’art. 21 della Costituzione. Poi può essere che venga chiamato a chiedere quello che io ho fatto e che qualcuno ritiene illegittimo. E che però non lo è, perché qualunque autore può tradurre in teatro, in conversazioni, in lezioni, le cose che scrive. Loro, stimolati da lettere anonime e dal ministro che gliele ha consegnate, chiederanno perché io faccio lo spettacolo sul Caravaggio al teatro Manzoni di Milano. Io spiegherò che lo faccio perché è quello che ho sempre fatto e corrisponde alla mia idea e valorizzazione dell’arte“. Così il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in visita al Museo Egizio di Torino, parla a LaPresse in merito all’istruttoria avviata dall’Antitrust nei suoi confronti per possibili condotte illecite in violazione di quanto previsto dalla legge n. 215/2004 in materia di attività incompatibili con la titolarità di una carica di governo. “Non è un’indagine della magistratura, non c’è un reato. Nell’arco di breve tempo capiranno che è assolutamente normale che io faccia quello che fa una persona che conosce l’arte e la racconta”.
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