“Il mio saluto speciale va ai sindaci presenti che colorano di bianco, rosso e verde il padiglione Blu della Fiera di Genova. È uno spettacolo bellissimo, che scalda il cuore”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento alla 40esima assemblea nazionale dell’Anci in corso alla Fiera di Genova. “Sono profondamente dispiaciuta di non essere riuscita a mantenere l’impegno di essere presente fisicamente, purtroppo l’agenda di questi giorni, l’imminenza del Consiglio europeo previsto per questa settimana hanno avuto la meglio e non ce l’ho fatta. Me ne scuso, cercherò di farmi perdonare. Saluto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che assiste alla cerimonia e con la sua presenza sottolinea la centralità che i Comuni hanno nella nostra Repubblica”, ha affermato Meloni a proposito della presenza di Mattarella all’assemblea.
“Il sindaco è il portabandiera di una comunità, il primo difensore dei cittadini, la prima fila dell’impegno politico, il volto più prossimo dello Stato – ha affermato in seguito la premier -. E in una nazione come la nostra, di campanili, borghi, identità, i sindaci ricoprono un ruolo fondamentale perché mantengono viva la connessione tra le istituzioni e le comunità locali”. Per la premier, i sindaci hanno un compito che è “decisivo” cioè “concorrere a garantire insieme alle altre istituzioni il rispetto del principio costituzionale della pari dignità dei cittadini. In particolare voi siete il primo motore per superare gli squilibri, le disparità che ci sono nella nostra nazione tra i territori. Assicurare coesione, assicurare unità”.
“Sulla questione della responsabilità degli amministratori locali e il fenomeno della burocrazia difensiva, della paura della firma che paralizza l’attività amministrativa dei Comuni e impedisce di dare risposte a cittadini, famiglie e imprese, promessa mantenuta: il governo ha approvato un pacchetto di norme che interessa anche l’abuso d’ufficio e che ora è all’esame del Parlamento. È un intervento che abbiamo considerato necessario per dare regole certe e garantire che i sindaci possano portare avanti senza paura la missione che i cittadini hanno affidato loro”.
“Sono convinta”, ha aggiunto Meloni, “che fare il sindaco sia in assoluto uno dei mestieri più difficili che si possano fare. Se fatto come si deve è un mestiere che non conosce pause, che ti assorbe completamente, che vuol dire lavorare per trovare spesso con mezzi insufficienti soluzioni a qualsiasi tipo di problema. Il sindaco si prende cura delle persone, della comunità, è un po’ come una missione e va portata avanti con determinazione e umiltà nonostante le difficoltà e le continue emergenze sempre più continue nella nostra quotidianità. Di tutto questo il governo profondamente grato a ciascuno di voi”.
“Dalla cabina di regia sul Pnrr nasce anche il percorso che ha poi portato alla proposta di revisione del Piano, proposta che non sottrae risorse ai programmi previsti, ma che prevede lo spostamento di alcuni investimenti ad altre fonti di finanziamento, come il Fondo complementare o i Fondi per le politiche di coesione. Lo dico perché si è detto e scritto molto su questo, a volte senza cognizione di causa dei documenti, ma noi abbiamo fatto questa scelta proprio per mettere in sicurezza quegli interventi strategici per i territori che però rischiavano di essere compromessi dall’orizzonte previsto dal completamento del Piano, il 30 giugno 2026”, ha puntualizzato Meloni.
“Questo lavoro ci permetterà di rispettare gli obiettivi legati alla realizzazione dei nuovi asili nido, scuole dell’infanzia, servizi di educazione e cura per la prima infanzia – ha aggiunto la premier –. Come sapete il Pnrr prevede su questo capitolo 4,6 miliardi di euro, uno stanziamento molto importante che però rischiavamo di compromettere per una serie di criticità connesse all’ammissibilità di alcuni interventi. Per questo abbiamo proposto alla commissione Ue una modifica per l’obiettivo intermedio, abbiamo eliminato l’aggiudicazione di tutti gli interventi entro il primo semestre 2023 e trovato 900 milioni di euro aggiuntivi per un nuovo bando. Tutto questo ci permetterà non solo di rispettare l’obiettivo finale del piano, ma di rafforzarlo”.