Stop alle cartelle nei mesi di agosto e dicembre. Ulteriore semplificazione per la precompilata

Prosegue l’iter della riforma fiscale del governo. Approderà oggi, 23 ottobre, in Consiglio dei ministri, un decreto legislativo in materia di adempimenti fiscali. Nella bozza, visionata da LaPresse, 12 pagine e 26 articoli: dalla semplificazione della dichiarazione dei redditi all’anticipo (dal 30 novembre al 30 settembre) del termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap.

Più rate per pagamento imposte, fino al 16 dicembre

Cambiano i versamenti rateali delle imposte con una maggiore dilazione per effetto dell’aggiunta di una ulteriore scadenza al 16 dicembre. Cade l’obbligo di indicare la volontà di avvalersi della rateazione dei versamenti entro il 16 novembre e si specifica che “i versamenti rateali sono effettuati entro il giorno sedici di ciascun mese per i soggetti titolari di partita IVA ed entro la fine di ciascun mese per gli altri contribuenti”.

Stop a cartelle ad agosto e dicembre

Salvo casi di indifferibilità e urgenza, dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre è sospeso l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di comunicazioni relative ai controlli automatizzati, controlli formali e liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance.

Cambia la precompilata, disponibili singole informazioni

Arriva nel 2024 in via sperimentale una modalità di presentazione semplificata della dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. L’Agenzia delle entrate, si legge nel testo, “rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate” “direttamente dai contribuenti in un’apposita area riservata del sito internet della predetta Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato. I dati confermati o modificati vengono riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica”. Progressivamente, saranno rese disponibili anche agli intermediari, con modalità definite insieme al garante della Privacy. 

730 per tutti i contribuenti non partita Iva

Dal 2024 tutti i contribuenti non aventi partita Iva potranno presentare la dichiarazione 730. Progressivamente dunque “l’adempimento dichiarativo in modalità semplificata potrà essere assolto anche dai contribuenti titolari, ad esempio, di redditi diversi di natura finanziaria ovvero che abbiano effettuato investimenti all’estero – si legge nella relazione illustrativa – Le tipologie reddituali che, per ciascun anno d’imposta, potranno essere incluse nel modello semplificato, saranno stabilite con il provvedimento del direttore dell’Agenzia con il quale è approvato tale modello”. Inoltre dal 2024 anche i contribuenti con sostituto di imposta – come per esempio i lavoratori dipendenti – potranno chiedere direttamente all’Agenzia delle entrate il rimborso che scaturisce dalla dichiarazione dei redditi, ovvero effettuare il pagamento di quanto dovuto tramite il modello di pagamento F24 entro il 30 giugno.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata