Il partito di Calenda annuncia ricorso. La Russa dispone approfondimento su cambio nome gruppo

Si separano le strade di Azione e Italia Viva. Lo ha comunicato l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Oggi ufficializziamo la separazione delle strade con gli amici di Azione. Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada”, ha scritto Matteo Renzi, nella sua enews.

Azione pronta a ricorso su cambio nome, per Iv “non ci sono presupposti”

Ma ‘Azione’, secondo quanto apprende LaPresse, ha pronto il ricorso contro il cambio nome del gruppo parlamentare in Senato da ‘Azione-Italia viva-Renew Europe’ a ‘Italia viva-Il centro-Renew Europe’, deliberato questa mattina da un’assemblea dei senatori (con l’assenza di quelli di Azione). “Dafne Musolino (ex Sud chiama Nord, ndr) non è nel gruppo in quanto lo statuto richiede una proposta congiunta Borghi-Gelmini, che non c’è mai stata”, spiegano fonti parlamentare di Azione.

“Lo facessero. Non ci sono i presupposti e lo perderanno. Fanno riferimento alla Corte costituzionale ma il Senato ha il suo regolamento”, fanno sapere dal canto loro fonti di Iv, con Matteo Renzi che ha aggiunto, sempre nella sua enews:  “Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia. Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali. I gruppi si chiameranno Italia Viva – Il Centro – Renew Europe. Alle elezioni faremo un grande risultato. Ne sono certo”, ha aggiunto il leader di Italia viva.

Azione scrive a La Russa: “Da Borghi doppia violazione statuto”

“Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dal Senatore Renzi, nessuno oggi ha deliberato o chiesto la separazione dei gruppi di IV e Azione. Cosa che invitiamo il Senatore Renzi a fare, visto che lo ha già annunciato mille volte. Per quanto riguarda la delibera sul cambio di nome abbiamo scritto al Presidente del Senato per segnalare una doppia violazione dello statuto operata oggi dal Capogruppo del gruppo Azione-Italia Viva – Renew Enrico Borghi. La prima violazione riguarda l’inclusione nel gruppo della senatrice Musolino senza la proposta cofirmata da Borghi e Gelmini esplicitamente prevista dallo statuto del gruppo; la seconda riguarda la mancanza dei 2/3 dei voti, anche considerando impropriamente la Senatrice Musolino, per deliberare un cambio di statuto”. È quanto si legge in una nota di Azione.

“Il Senatore Borghi è venuto meno ai suoi doveri di Presidente del Gruppo, che in primo luogo prevedono il rispetto dello Statuto. Agiremo conseguentemente in tutte le sedi preposte. Altri commenti su questa vicenda ridicola e caricaturale non sono necessari”, si legge ancora. “Le deliberazioni assunte oggi sono da considerarsi nulle e la senatrice Musolino non può in nessun modo considerarsi parte del gruppo parlamentare Azione-Italia Viva – Renew”, specifica inoltre la nota. 

Terzo polo: Bonetti-Rosato, restiamo con Calenda, progetto va avanti

“Noi abbiamo appreso dalle agenzie della rottura dei gruppi, che in realtà non credo sia formalizzata, e del cambio di nome. Alla Camera non c’è nulla di tutto questo. Per quanto mi riguarda rimarrò nel gruppo con cui sono stata eletta. Continuerò nella costruzione del Terzo polo, con Azione e con la nostra associazione Per”. Così Elena Bonetti, intervenuta nel corso di una conferenza stampa al Senato. “Si possono rompere i gruppi, ne abbiamo fatto uno – Italia viva – uscendo dal Pd. Si poteva fare la scelta di separare le strade, è legittimo – ha aggiunto Ettore Rosato – Si è scelta una strada molto più arzigogolata. Ci si trova in un ingorgo incomprensibile. Noi restiamo dove siamo stati eletti e siamo con Per. Ci spiace che ci siano queste modalità curiose. Non riesco a ricordare analogie nel passato per fare una separazione che continuo a considerare assolutamente sbagliata. Nel caso noi resteremo con Carlo Calenda e con Azione, con i quali abbiamo scelto di condividere il percorso dell’associazione Per”.

Deputati renziani scrivono a Fontana, costituiamo gruppo Iv 

I deputati di Iv scrivono al presidente della Camera Lorenzo Fontana per “rappresentarLe la nostra intenzione di costituire il gruppo parlamentare ‘Italia Viva – Il centro – Renew Europe’ a far data dal 1° novembre 2023, in continuità con il gruppo ‘Italia viva-Italia c’è’, già costituito nella precedente legislatura”.”Segnaliamo, peraltro – scrivono Francesco Bonifazi, Maria Elena Boschi, Mauro Del Barba, Isabella De Monte, Davide Faraone, Maria Chiara Gadda, Roberto Giachetti, Naike Gruppioni, Luigi Marattin – che il medesimo gruppo risulta già costituito al Senato. Le chiediamo, pertanto, di voler cortesemente riunire l’Ufficio di Presidenza per le relative deliberazioni”.   

La Russa dispone approfondimento su cambio nome gruppo

“Il presidente del Senato Ignazio La Russa a seguito di una comunicazione fatta pervenire dal sen. Enrico Borghi relativa a una avvenuta variazione della denominazione del Gruppo al Senato da lui presieduto e considerata la contestazione di tale decisione da parte di quattro senatori del gruppo che la valutano ‘palesemente illegittima’, ha disposto che gli uffici operino un approfondimento sulla vicenda con riguardo agli aspetti regolamentari. Inoltre, lo stesso Presidente La Russa si è riservato di invitare per mercoledì, congiuntamente il sen. Borghi e un firmatario della citata lettera di contestazione, per verificare la possibilità di un componimento amichevole prima di dover operare per quanto di sua competenza”. Lo dichiara Emiliano Arrigo, portavoce del presidente del Senato. 

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