Il generale alla presentazione del suo libro a Roma

“Tutte le mosse che stanno facendo i non eterosessuali sono orientate da una strategia che è quella di tentare di imporre il pensiero omosessuale al resto della maggioranza. Credo che la maggioranza della popolazione si ritrovi in quello che ho detto, non accetti più l’essere prevaricato almeno nel tentativo delle minoranze che non sono solo queste. Mi riferisco ad esempio ai graffitari: sono dei grandi maleducati che sporcano i nostri monumenti, che sporcano le nostre città e ai quali noi dobbiamo arrenderci. Io credo che la maggioranza dei romani non sia contenta di vedere i monumenti deturpati. Mi rivolgo anche ai criminali, una minoranza che obbliga a rinchiuderci nelle nostre case, dietro le sbarre, a mettere le telecamere e quindi ci obbliga a pagare una tassa che paghiamo tutti. A mettere l’allarme nelle nostre macchine, a girare in alcune zone della città e non in altre. Questa è una minoranza che ci prevarica”. Così il generale Roberto Vannacci presentando il suo libro ‘Il mondo al contrario’ nell’evento “Libertà al contrario. Perché difendere la libertà di parola contro ogni censura” a Roma. Il militare ha poi precisato: “Ho parlato di minoranze senza metterle in correlazione né fare paragoni. Ho detto solo: è una minoranza il mondo Lgbtq, è una minoranza quello dei graffitari, sono una minoranza i criminali. Non sono in correlazione tra loro ma sono semplicemente delle minoranze”.

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