Intervistato da LaPresse dice: "I moderati non esistono: votano FdI, Lega, Pd o chiunque attragga la loro curiosità"
Il sondaggista Antonio Noto, intervistato da LaPresse in merito al dibattito interno al Pd sul posizionamento del partito dopo l’addio di alcuni consiglieri regionali in Liguria, dichiara: “Il Pd oggi, in tutti i sondaggi, non solo i miei, viene dato intorno al 19-20%, lo stesso valore dell’anno scorso. Se il Pd vuole diventare forza di Governo o comunque capofila di una coalizione che serve per vincere le elezioni, deve arrivare non certo al 33% di Veltroni ma almeno al 26-27-28% sperando di raggiungere la maggioranza in alleanza con il M5S. Schlein ha spostato il partito a sinistra, ha fatto la corsa sul M5S ma non le è arrivato niente. Se il Pd vuole aumentare il consenso deve essere un Pd inclusivo, che deve accogliere sia un’area di sinistra che di centro, quella che era poi la base del Pd di Prodi. Solo così il Pd può avere un senso, se ci si sposta a sinistra o si fa la corsa sul M5S i consensi non cambiano e il Pd resta inchiodato sotto il 20%”.
È giusta l’idea di Schlein di puntare a quel 50% di cittadini che non va a votare? “Sono persone – spiega il titolare di Noto Sondaggi – che non votano pensando all’ideologia. Lo dimostra il successo di Meloni che è arrivata al 26% nonostante solo il 6% in Italia si dichiari di destra. Ormai gli steccati politici non sono importanti, conta intercettare i bisogni delle persone. Le scelte non si fanno sull’appartenenza politica: dichiararsi di sinistra o di centro non fa raccogliere nemmeno un voto”.
“Al momento mi sembra più una fuoriuscita di dirigenti Pd che non di elettori del Pd. Non è che Calenda abbia ricavato qualcosa dal Pd di Schlein, non registriamo flussi di voti che dal Pd vanno ad Azione. Il Pd ha veramente uno zoccolo duro, intorno al 18-19 per cento. Ci sono elettori che lo votano indipendentemente dal segretario o dal posizionamento politico. È un elettorato magari critico ma che continuerà a votare Pd e già stiamo al minimo, a quello zoccolo duro” dice ancora il sondaggista, commentando le dichiarazioni di Carlo Calenda che ha sostenuto di voler intercettare i voti dei delusi del Pd. Per chi voteranno i ‘moderati’ alle Europee? “I moderati non esistono: votano FdI, Lega, Pd o chiunque attragga la loro curiosità. Di certo non possiamo parlare di un partito di moderati in Italia”, conclude Noto.
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