Bagarre in commissione Lavoro alla Camera sul decreto in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica, il cosiddetto ‘Dl Caldo’: la maggioranza non ha i numeri e il presidente sospende la seduta prima del voto. Le opposizioni raccontano che il centrodestra “era in minoranza e hanno sospeso i lavori per evitare di andare sotto“, aggiungendo che la discussione si è fatta animata “e non hanno autorizzato il riconteggio“.
Secondo quanto ricostruito da fonti delle opposizioni, in commissione Lavoro si stava per votare l’emendamento Carotenuto (M5S). “In maniera abbastanza inusuale il presidente Rizzetto ha preso la parola e ha ribattuto interloquendo sul merito con la maggioranza – viene raccontato – Poi finito di parlare ha chiesto una pausa tecnica perché il sottosegretario Durigon aveva bisogno di 5 minuti. Dunque si sono sospesi i lavori per non votare. In quel momento eravamo sopra con i numeri. Abbiamo chiesto il riconteggio al rientro, che non ci è stato concesso e poi abbiamo chiesto la convocazione dell’ufficio di presidenza e anche quello non ce lo hanno concesso“.
“In commissione Lavoro della Camera la maggioranza non è ‘andata sotto’ sul decreto legge caldo perché non si è svolto alcun voto con tale esito e tantomeno c’è stata richiesta dalle opposizioni di procedere con il riconteggio contestualmente con le votazioni effettuate”. Lo fanno sapere fonti della maggioranza di centrodestra, spiegando che “durante l’esame del Dl il governo ha chiesto una sospensione tecnica e ora i lavori stanno procedendo regolarmente“.