Il ministro della Protezione Civile: "Non è possibile quantificare le esigenze delle regioni"
Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, riferisce in Aula alla Camera dopo i tragici eventi estremi meteorologici che hanno interessato l’Italia negli ultimi giorni e invita ad affrontare il tema del cambiamento climatico senza approcci negazionisti. “Questi ulteriori eventi calamitosi devono invitare tutti, Governo e Parlamento, a una serena riflessione. Io credo che non serva in questo momento fare la conta delle cose che potevano essere fatte dai governi di centrosinistra nei passati 11 anni, o di quello che poteva essere fatto dal nuovo governo negli ultimi 9 mesi. Non serve. È un esercizio facile e sterile. Io credo che al netto di ogni sciocco negazionismo bisogna finalmente prendere atto che questa nazione fragile e vulnerabile ha bisogno di una buona cura per potere essere nelle condizioni di affrontare eventi che sarebbe improprio ed errato considerare ancora eccezionali. Ormai la tropicalizzazione ha investito il territorio della nazione e sappiamo di dovere fare i conti con questa realtà”, ha dichiarato nel suo intervento.
“Impossibile quantificare esigenze delle regioni”
Dopo aver ringraziato la Protezione Civile per l'”eccezionale sforzo operativo per mitigare l’impatto e le conseguenze che dal 19 luglio hanno interessato l’Italia da nord a sud”, il ministro ha detto che non è ancora possibile dare una cifra per il costo degli interventi sui territori colpiti. “In questo momento non è possibile fornire una ipotesi di quantificazione delle esigenze, considerato il territorio così vasto e considerata la natura dei fenomeni che hanno avuto impatti così specifici. Le regioni interessate, con il supporto dei sistemi territoriali di Protezione civile e il nostro Dipartimento nazionale sono impegnati al massimo per effettuare le valutazioni tecniche necessarie nel più breve tempo possibile e consentire nel più breve tempo possibile al Consiglio dei ministri di adottare tempestivamente le necessarie determinazioni. Dopo che il governo avrà eventualmente dichiarato lo stato di emergenza nazionale con ordinanze di Protezione civile si potrà provvedere alla varie tipologie di interventi sul territorio”, ha affermato Musumeci.
Per il riconoscimento dell’emergenza, ha aggiunto, “risultano avviate le necessarie istruttorie da parte delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, e alcune hanno già presentato istanze preliminari“.
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