"Grande soddisfazione",dichiara Giulio Gallera ex assessore al Welfare della Regione Lombardia
Sono state archiviate le accuse di epidemia e omicidio colposi a carico del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. È quanto stabilito dal Tribunale dei Ministri di Brescia in merito all’inchiesta sul Covid che vedeva, tra gli altri, anche il governatore lombardo tra gli indagati. “Siamo tornati alla ragionevolezza nel ritenere l’estraneità assoluta del presidente Fontana”, ha commentato a LaPresse il legale di Fontana, l’avvocato Jacopo Pensa. Archiviate anche per gli altri indagati le accuse principali mentre per l’accusa di rifiuto di atti di ufficio sono stati inviati gli atti alla Procura perché proceda per le vie ordinarie. In particolare per Silvio Brusaferro, Angelo Borrelli, Claudio D’Amario (ex direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute) il rifiuto riguarderebbe il non aver attuato “le prescrizioni del Piano nazionale di preparazione e risposta per una pandemia influenzale” del 2006 mentre per l’ex assessore al Welfare Giulio Gallera e l’ex dg lombardo Luigi Cajazzo per il rifiuto “di attuare le prescrizioni del Piano pandemico regionale di preparazione e risposta per una pandemia influenzale e del medesimo Piano nazionale”.
Fontana: “Ventata di verità dopo campagna di odio”
“Apprendo la notizia dal Tribunale dei Ministri di Brescia sull’archiviazione dell’inchiesta ‘gestione-Covid’. Una ventata di verità, per me e per chi con me ha lottato in prima linea contro il Covid. Su questa indagine una certa parte politica ha costruito una campagna di vero e proprio odio, contro la Lombardia e contro il nostro operato. Nelle pagine della sentenza di archiviazione vedo smontate molte delle troppe bufale costruite ad arte su quei mesi drammatici che hanno sconvolto le nostre comunità e provocato un immenso dolore a tante famiglie”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un post su Facebook.
Gallera: “Grande soddisfazione per archiviazione”
“Accolgo con grande emozione e particolare soddisfazione questa notizia che rende giustizia al mio operato e a quello di Regione Lombardia nel corso delle prime, drammatiche fasi dell’emergenza Covid e spazza via ogni forma di sciacallaggio contro la nostra gestione. Rimarrà comunque sempre indelebile in tutti noi la ferita profonda determinata dalla sofferenza e dai decessi causati dalla pandemia”. Lo dichiara Giulio Gallera, ex assessore al Welfare della Regione Lombardia e oggi consigliere regionale, commentando la decisione del Collegio per i Reati Ministeriali del Tribunale di Brescia di archiviare le accuse precedentemente formulate nei confronti suoi e degli altri indagati. “L’analisi meticolosa dei fatti, delle competenze e del contesto internazionale allo scoppio della pandemia – aggiunge Gallera – ben descritta nelle motivazioni che hanno portato alla decisione del Tribunale, sottolinea in modo inconfutabile che la narrazione a cui per mesi siamo stati sottoposti, in base alla quale Regione Lombardia veniva accusata delle colpe più gravi, in realtà è un falso storico. Una narrazione definita dallo stesso Collegio una ‘congettura priva di basi scientifiche’. Noi abbiamo agito sempre per salvare quante più vite umane possibili, nel pieno rispetto dei ruoli, delle funzioni e delle competenze, ben distinte fra Stato e Regioni, fra le indicazioni di indirizzo politico e le attività amministrative”.
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