La premier, intervistata da Bruno Vespa, è stata ospite della terza edizione del ciclo di forum 'L'Italia che verrà'

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni è stata ospite della terza edizione del ‘Forum in Masseria’, intervistata da Bruno Vespa nel corso della quarta edizione del forum ‘L’Italia che verrà’. “Io lavoro per continuare come ho detto e come ho fatto per abbassare le tasse, in questo caso il cuneo contributivo sul lavoro” ha detto la premier. “E, se è stato possibile fare finora il lavoro che abbiamo fatto, cioè tagliare di 6 punti il cuneo contributivo per i redditi fino a 35mila euro e di 7 punti per i redditi fino a 25mila euro, è perché abbiamo fatto delle scelte coraggiose – ha aggiunto – anche quando erano impopolari, come il tema delle accise sulla benzina su cui abbiamo avuto ragione con il senno di poi. Noi cerchiamo di liberare risorse per metterle dove serve e in Italia c’è un problema di salari. Ovviamente, lavoro per continuare, intanto per confermare questo taglio. Renderlo strutturale? È il nostro obiettivo. Chiaramente questo dipende dalle entrate che lo Stato ha, che dipendono dalla crescita“.

Terza tranche Pnrr

Riusciremo ad avere le risorse della terza rata del Pnrr? “Sì. Noi stiamo facendo un lavoro molto lungo, molto preciso con la Commissione europea. Sono stati già verificati gli obiettivi qualitativi, siamo alla verifica degli obiettivi quantitativi, ma è un lavoro sul quale sono assolutamente ottimista. Dopodiché insieme a questo ci stiamo occupando entro il 31 agosto di quest’anno di lavorare con la Commissione per rivedere alcuni obiettivi del Pnrr per inserire il capitolo del RePowerEU che è molto strategico per noi, perché si occupa soprattutto di sicurezza energetica”. 

Italia al fianco dell’Ucraina

Resteremo al fianco di Zelensky fino alla fine, assolutamente sì. Noi siamo state tra le nazioni più serie da questo punto di vista, e io sono fiera di questo. L’Italia non è quella ‘spaghetti e mandolino’ che qualcuno a volte ha tentato di raccontare, io voglio governare un’Italia che cammina a testa alta nella storia, che è credibile, affidabile, seria, e che per questo è in grado di difendere i suoi interessi nazionali”. 

Bilancio governo

Dopo sette mesi di governo da palazzo Chigi vedo un’Italia che ha voglia di riprendersi il suo ruolo. Quello che sta accadendo nell’economia, la risposta che arriva dai cittadini anche con scelte difficili come quella sul sostegno all’Ucraina, fanno vedere che il ruolo dell’Italia sta cambiando. E questa per me è la cosa più importante, perché io ho visto un’Italia rassegnata ad essere fanalino di coda, ad andare in giro col cappello in mano, a chiedere sempre ‘scusa, permesso, per favore’. Oggi vedo un’Italia che lavorando con orgoglio e determinazione capisce che c’è uno spazio per tornare ad essere la nazione che noi siamo. Siamo ancora quell’Italia, io la rivedo, e penso che la rimettiamo in piedi”. 

Delitto Senago

Il delitto di Senago è “una vicenda che mi ha lasciato senza fiato come immagino per la gran parte degli italiani. Ho chiamato la mamma di Giulia Tramontano. Da madre. Perché, quando accadono queste cose, la prima cosa a cui penso io è sempre la mamma. Mi ha scioccato per questa ragazza e per la storia di questo bambino di sette mesi che era nel suo grembo, perché noi sappiamo che a sette mesi di gravidanza sarebbe in grado di vivere da solo. E, quindi, sono due le persone che muoiono e chi le uccide è la persona che dovrebbe amarle di più. A me colpisce sempre il tema di una mamma in gravidanza, perché il grembo della madre dovrebbe essere uno dei posti più sicuri nel quale ti trovi”. 

Violenza contro donne

“Accadono molte cose in questo tempo che sembrano impensabili, il fatto di Giulia, la notizia di un signore che entra in Francia ed inizia ad accoltellare i bambini di un anno, in carrozzina, e questo richiede una valutazione su dove stiamo andando, perché sono sempre più copiosi questi fatti. Quindi, noi possiamo intervenire e interveniamo come abbiamo fatto nel caso di Giulia, per esempio, sul tema del Codice Rosso e sulla violenza contro le donne che continua a essere un fenomeno che, nonostante i ripetuti provvedimenti, non si riesce alla fine a risolvere. Ma è una questione molto più ampia, culturale. A questo va accompagnato un altro lavoro, di educazione. A me piacerebbe portare le vittime che ci sono ancora o i parenti delle vittime che non ci sono più a raccontare la loro vicenda nelle scuole“. 

Elly Schlein

“Elly Schlein sostiene che stiamo impostando uno Stato autoritario? Siccome so che la preoccupazione della segretaria del Pd è reale, non strumentale, lei è davvero preoccupata, la voglio tranquillizzare: il centrodestra è da sempre la coalizione che difende la libertà di cittadini, famiglie e imprese. Questo noi stiamo dimostrando e questo gli italiani lo capiscono. Dopodiché non mi permetto di dare consigli all’opposizione, ai miei avversari, ma insomma se il nuovo corso del Pd è andare dritti sulla strada della strategia che li ha portati alla sconfitta elettorale… io non sono nessuno per dire di cambiare strategia”. 

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