Urne chiuse in tutta Italia, anche nei 13 comuni capoluogo (1 capoluogo di regione, Ancona, e 12 capoluoghi di provincia) dove si votava per le elezioni amministrative. Sono 4.587.877 gli elettori che sono stati chiamati al voto, ma l’affluenza è stata in calo. Al via lo spoglio.
I capoluoghi al voto erano: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Adesso nelle sezioni inizierà lo spoglio. Gli eventuali ballottaggi sono fissati per il 28 e 29 maggio. In quelle stesse date andranno alle urne i comuni in Sicilia e Sardegna; mentre Valle d’Aosta e Trentino voteranno al primo turno il 21 maggio.
Continua il trend negativo nell’affluenza alle urne. Nei 595 comuni chiamati ad eleggere il nuovo sindaco il 13 e 14 maggio ha votato il 59,03% degli aventi diritto. Nella tornata precedente aveva votato il 61,22%. La regione più virtuosa è stata la Campania, con il 64,56% dell’affluenza (la volta scorsa aveva votato il 65,07%). A votare di meno sono stati i cittadini della Lombardia, con il 53,83% (la volta precedente era stato il 56,21%).
Fontana sull’astensionismo
L’astensionismo alle elezioni Amministrative “è il solito segnale che purtroppo notiamo da anni a questa parte. Anche alle ultime elezioni comunali, che sono di solito quelle che più si guardano con attenzione perché dovrebbero essere quelle che più interessano i cittadini, purtroppo c’è questa disaffezione. Che, lo dicevo a suo tempo e lo ribadisco, bisogna cercare di contrastare smettendo di cercare di vedere la politica come qualcosa di negativo, per cui la gente è convinta che sia inutile andare a votare e facendo capire che il diritto al voto non dico che sia un dovere, ma è un’opportunità che i cittadini devono saper cogliere”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine di un evento a Milano.
I primi sindaci eletti
È Lorenzo Renzi, di Obiettivo Capraia, il sindaco di Capraia Isola, comune in provincia di Livorno: ha ottenuto il 49,83% dei voti. Ranzi la spunta di poco su Ida Maria Bessi, di Progetto Capraia, che si ferma al 49,49%. Il candidato Marco Tarelli, di Fiamma Tricolore ha ottenuto lo 0.68% delle preferenze, 0 voti per Gianni Tizzanini di Per Capraia Alternativa. A Montecatini Val Di Cecina, comune in provincia di Pisa, Francesco Auriemma è il nuovo sindaco: eletto con una propria lista civica ha ottenuto il 76,23% dei voti. Seguono, a distanza, Nadia Giannelli per il centrosinistra (21,88%) e Emanuele Giovannini, del centrodestra, fermo all’1,88%.
A Brescia vince il centrosinistra
Con il 54,98% dei voti (20.670), dopo 101 sezioni scrutinate su 203, la candidata del centrosinistra Laura Castelletti vede concretizzarsi l’elezione a sindaco di Brescia. Nettamente staccato il candidato di destra Fabio Rolfi, che al momento ha raccolto soltanto il 41,70% (15.677 voti). La segretaria Pd, Elly Schlein, ha chiamato Castelletti per congratularsi con lei per la vittoria e l’elezione a sindaca di Brescia, secondo quanto si apprende da fonti dem.
A Teramo vince il centrosinistra
“È stato un successo straordinario, una vittoria netta, chiara, senza discussioni di un progetto civico politico che si è allargato”. Lo ha detto Gianguido D’Alberto, sindaco uscente ricandidato per il centrosinistra sostenuto da Pd e il Movimento 5 stelle e da 5 liste civiche (Insieme possiamo, Innova Teramo, Teramo vive, Bella Teramo e In Comune per Te) che con il 53,74 per cento delle preferenze risulta vincente allo spoglio dei voti, al momento, superando di gran lunga il 50 per cento delle preferenze, con un margine percentuale superiore a quello previsto. “La buona amministrazione di questi anni è stata confermata dai nostri cittadini ai quali va l’abbraccio enorme e un ringraziamento per la fiducia dimostrate che in questa campagna elettorale è emersa – ha aggiunto il primo cittadino riconfermato – Teramo al centro di un progetto politico molto più ampio rispetto ai confini della nostra città. Un modello che in fondo anche sul piano politico segna un dato molto importante. Una vittoria all’interno di una città capoluogo, nel collegio nel quale è stata eletta la presidente del consiglio Giorgia Meloni. La vittoria nella città capoluogo di provincia di un progetto politico alternativo, civico politico di centrosinistra è un segno importante, significativo della bontà di questo progetto, ma della capacità dello stesso di diventare un riferimento regionale e forse anche molto di più – ha continuato – Siamo presidio della centralità di Teramo all’interno del territorio abruzzese e così sarà perché questo progetto politico-amministrativo è e deve essere anche un riferimento anche per il futuro oltre che per la buona amministrazione di Teramo città capoluogo che costituisce ovviamente la priorità. Continueremo nel percorso amministrativo, non ci siamo mai fermati. Non ci fermeremo a ragione ora con la spinta enorme di entusiasmo che la nostra città oggi ci consegna”.
A Latina avanti il centrodestra
Dopo appena 9 sezioni scrutinate su 116, a Latina è in vantaggio il candidato del centrodestra, Matilde Eleonora Celentano, con 2.435 voti, pari al 75,08%. Il candidato sostenuto dal centrosinistra e Movimento 5 stelle, Damiano Coletta, al momento ha raccolto 808 voti, pari al 24,92%.
Salvini si complimenta con i sindaci eletti
Matteo Salvini ha telefonato per complimentarsi con alcuni sindaci eletti come quelli di Salsomaggiore (Parma), Treviso, Terracina (Latina), Poggio Caiano (Prato), Sondrio, Latina, Serramazzoni (Modena), Borgorose Mariano (Rieti), Cinisello Balsamo (Milano), Lonate Pozzolo (Varese), Squinzano (Lecce) e Sarzana (La Spezia). Così una nota della Lega. “La Lega cresce, grande soddisfazione” ha dichiarato Salvini.
Pisa verso il centrodestra
Il sindaco uscente e candidato del centrodestra a Pisa, Michele Conti, è in vantaggio mentre lo spoglio è ancora aperto. In bilico la vittoria al primo turno, o il ballottaggio tra 15 giorni. Quando sono 37 le sezioni ufficialmente scrutinate (su 86), Conti guida con il 50,48% dei voti validi. Segue Paolo Martinelli, candidato sindaco del Pd e del Movimento Cinque Stelle, con il 41,42% dei consensi. Terzo Francesco Auletta con il 6,24% e a seguire gli altri tre candidati sindaco (Mariotti 1,11%, Dei 0,53%, Polacco 0.22%).
Ex ministro Scajola rieletto a Imperia
L’ex ministro Claudio Scajola è stato riconfermato sindaco di Imperia con oltre il 60% delle preferenze al primo turno (in 22 sezioni scrutinate su un totale di 44). “Ho voluto chiarire sin dall’inizio che è una fase in cui ritengo si debba premiare le persone, la voglia di fare e l’interesse nel rilancio e nello sviluppo della mia città, Imperia”, ha dichiarato Scajola a LaPresse. “Quindi ho inteso dall’inizio che non ci fossero interferenze di partiti o di segreterie di partito. Non perché ci sia nulla contro nessuno ma perché fosse evidente che questa è una partita amministrativa per Imperia, basata sulle persone e sulla capacità delle persone”, ha proseguito, prima di aggiungere: “Ho fatto il sindaco la prima volta da giovane – racconta – il più giovane sindaco d’Italia di una città capoluogo di provincia, quarant’anni fa.Dopodiché ho fatto vita romana per vent’anni, facendo il parlamentare e il ministro, e poi cinque anni fa mi sono ‘rifugiato’ nella mia città, che era una città in decadenza e bisognava tirare su, risvegliare. L’ho fatto volentieri e adesso devo completare il lavoro svolto. La mia comunità mi ha dato un risultato quasi plebiscitario di cui sono molto contento”.