Così come previsto dal piano di evacuazione del governo, i nostri connazionali faranno rientro in Italia lunedì sera

L’aereo con un primo gruppo di italiani evacuati dal Sudan è partito dalla capitale Karthoum in direzione Gibuti, così come previsto dal piano di evacuazione del governo. I nostri connazionali faranno rientro in Italia lunedì sera. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Il ministro degli Esteri Tajani aveva precedentemente affermato: “Stiamo evacuando tutti quelli che volevano lasciare il Sudan”.

Domenica sera le Forze di Supporto Rapido (Rsf, ndr) hanno effettuato con successo l’evacuazione di cittadini italiani. La missione dalla residenza dell’ambasciatore a Khartoum comprendeva, oltre al personale dell’ambasciata, 41 cittadini italiani, a bordo di 6 piccoli veicoli e un autobus”. È quanto annunciano le forze paramilitari dell’Rsf sul proprio profilo Twitter. 

Tajani: “Tutti italiani in salvo e in volo verso Gibuti”

“Tutti gli italiani che hanno chiesto di partire dal Sudan sono in salvo e in volo verso Gibuti. Sono orgoglioso del gioco di squadra che ha portato al successo di questa delicata e complessa operazione di evacuazione. Ringrazio i militari, l’intelligence e la diplomazia italiana”. Lo annuncia in un tweet i vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Tajani: “Contiamo che i connazionali siano in Italia domani”

“Stiamo evacuando tutti quelli che volevano lasciare il Sudan. Contiamo che i connazionali siano in Italia domani“. Queste le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani in un aggiornamento al Tg1. Sono 140 gli italiani che avevano chiesto di essere evacuati dal Paese in guerra. Coloro che stanno lasciando il Sudan sui voli dell’aeronautica militare saranno portati in salvo in Gibuti.

“La Difesa è in costante contatto con la Presidenza del Consiglio, la Farnesina e l’Autorita’ delegata, rendendo disponibile ogni assetto utile a mettere in sicurezza, e poi portare in salvo, tutti i nostri connazionali presenti in Sudan” le parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha seguito costantemente tutte le operazioni, e che ha aggiunto: “La Difesa monitora, in costante coordinamento con gli altri organi dello Stato e i partner internazionali, la preoccupante situazione in essere a Khartum che cambia in continuazione”.

“Le attività di evacuazione dei nostri connazionali sono coordinate dal comando operativo di vertice interforze. Sono già decollati due c130 dell’aeronautica militare alle 13,55 ora italiana da Gibuti alla volta di Khartum con a bordo personale delle forze speciali dell’Esercito Italiano e dei Carabinieri. La sicurezza degli aeroporti è assicurata dai fucilieri dell’aria dell’aeronautica militare”.

Tajani: “Speriamo entro notte tutti italiani in sicurezza”

“Io ho parlato sia con il presidente che con il generale delle truppe speciali e li ho ringraziati entrambi perché ho ricevuto la garanzia che i convogli italiani saranno lasciati passare. Tutti gli italiani sono stati contattati uno per uno, il Governo sta facendo il possibile e l’impossibile per garantire la loro sicurezza. Ieri siamo riusciti a mettere in sicurezza 19 persone. Stiamo lavorando perché entro la nottata tutti gli italiani possano essere messi in sicurezza”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a ‘Mezz’ora in più’ su RaiTre.

Capo Rsf: “Colloquio con Tajani, coordinati su evacuazione italiani”

“Oggi ho avuto un proficuo colloquio con il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani sugli sviluppi della crisi nel nostro Paese.”. È quanto afferma in un tweet Mohamed Hamdan Dagalo, generale a capo delle forze paramilitari dell’Rsf. “Tajani ha espresso la sua gratitudine alle Forze di Supporto Rapido per gli immensi sforzi compiuti nell’evacuazione di numerose missioni diplomatiche”, si legge nel tweet, “ed è desideroso di un ulteriore coordinamento per l’evacuazione dei cittadini italiani e di altre persone durante l’attuale tregua”. “Ribadiamo il nostro impegno ad aderire al diritto umanitario internazionale e a tutte le norme relative alla protezione dei civili in tempo di guerra”, ha aggiunto Dagalo, “sottolineiamo la nostra disponibilità a fornire l’assistenza necessaria per assicurare un passaggio sicuro ai cittadini e alle cittadine dei nostri Paesi alleati e amici verso le loro rispettive destinazioni”. 

Borrell parla con leader esercito e Rsf e chiede cessate il fuoco

“Ho parlato con entrambi i generali, Abdel Fattah al-Burhan (a capo dell’esercito sudanese, ndr) e Mohamed Hamdan Dagalo (a capo delle forze paramilitari dell’Rsf, ndr) sollecitando un cessate il fuoco immediato”. È quanto scrive in un tweet l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell. “Ho inoltre insistito sulla necessità di proteggere i civili e di garantire l’evacuazione sicura dei cittadini dell’UE”, aggiunge Borrell.

Sono sollevato dal fatto che la delegazione Ue è stata evacuata in sicurezza dal Sudan“. Lo fa sapere l’alto l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell in un tweet. “L’ambasciatore dell’UE continua il suo lavoro dal Sudan”, scrive Borrell, “restiamo impegnati a far tacere le armi e ad aiutare tutti i civili che sono rimasti indietro”.

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