Ue, Mattarella: “Cultura rinsalda l’Europa, sapere è democrazia”

Ue, Mattarella: “Cultura rinsalda l’Europa, sapere è democrazia”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna Attestati d’Onore di Alfiere della Repubblica

Il presidente intervistato dal Corriere della Sera: “Migranti? Al centro persone e diritti”

“Leggere è condividere conoscenza e valori”. “Così, l’Europa rinsalda la sua unità e si apre al mondo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un colloquio con il Corriere della Sera, in occasione del Festival du Livre di Parigi.”L’incontro e il dialogo tra culture offre l’opportunità di conoscersi al di fuori di consolidati stereotipi e crea, nel confronto, le condizioni per superare la fragilità di una interpretazione dell’identità basata sulla chiusura e il rifiuto dell’altro”, prosegue. “Il rispecchiarsi in uno spazio largo è ciò che ha consentito il crescere delle civiltà – aggiunge – Il sapere si è affermato come un valore democratico, anzi come condizione della stessa vita democratica. Non a caso l’accesso all’istruzione è divenuto uno dei diritti contemporanei. Un bagaglio di studi limitato è una barriera che, oltre a creare divari, genera incomprensioni e, dunque, conflittualità e, soprattutto, ci impedisce di progettare il futuro con chiavi interpretative adeguate a comprendere la complessità del nostro vivere contemporaneo”.

“Fraternità europea”

Si può parlare di ‘fraternità europea’, “come acquisizione di consapevolezze più autentiche, che abbiano la meglio anche su narrazioni correnti di crisi di convivenza con gli immigrati che giungono sulle nostre coste o agli altri confini d’Europa, fuggendo da guerre, carestie, sconvolgimenti climatici” ha aggiunto Mattarella.”Buoni esempi di ‘fraternità europea’ non mancano – prosegue – le porte aperte ai profughi ucraini e la generosità ad essi mostrata da Paesi come la Polonia parlano da soli. Tuttavia i principi sono tali se non ammettono declinazioni di comodo. La fraternità sarebbe più forte se fosse sempre ugualmente riservata a chi fugge da altre guerre, da altra fame, da altre catastrofi, lungo la linea del Mediterraneo, per esempio”. “Al centro deve essere la persona e i suoi diritti, senza distinzione, come recita l’articolo 3 della Costituzione ‘di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’ – continua il capo dello Stato – L’Europa è anche il mare che l’Italia abita, fendendolo nel mezzo fino a sfiorare le coste africane. Ce lo ricorda, con lo straordinario Fernand Braudel, Predrag Matvejevic: ‘Sul Mediterraneo è stata concepita l’intera Europa’. Il Mediterraneo è il nostro banco di prova come capacità di affermazione dei valori europei e come capacità di dispiegare politiche di cooperazione per fronteggiare, governandoli, fenomeni complessi”.

© Riproduzione Riservata