Il deputato Pd Alessandro Zan: "Pressioni inqualificabili"
Stop alle registrazioni dei figli nati dalle coppie omogenitoriali in Italia. Palazzo Marino, a quanto si apprende, è stato costretto a interrompere il rilascio dei certificati per via di una circolare della prefettura, sentito il ministero dell’Interno, salvo nel caso di bambini nati da due madri all’estero. Il sindaco Beppe Sala ha incontrato i rappresentanti delle famiglie arcobaleno per comunicare il blocco dei riconoscimenti, confermando tuttavia l’impegno a battersi presso il governo per superare la difficoltà.
Sala: “Stop a registrazione figli omogenitoriali è passo indietro”
“La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare con l’apparato amministrativo del Comune e io, vista la presa di posizione della Procura non posso esporre un funzionario pubblico a rischi personali” ma “è un passo indietro evidente, dal punto di vista politico e sociale e mi metto nei panni di quei genitori che pensavano che a Milano di poter contare su questa possibilità”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala nel podcast ‘Buongiorno Milano’ in merito allo stop alle registrazioni di figli di coppie omogenitoriali.
Zan (Pd): “Viminale intima stop registrazione figli coppie omogenitoriali”
“Nei giorni in cui in Commissione Politiche Europee del Senato si discute il Regolamento UE che chiede che in tutti gli Stati membri siano riconosciuti i diritti delle famiglie omogenitoriali, il Ministero dell’Interno intima al Sindaco di Milano Beppe Sala di fermare le registrazioni all’anagrafe delle famiglie con due padri o due madri. Sono pressioni inqualificabili che confermano l’ostilità del governo Meloni contro i diritti della comunità lgbtqia+. L’Unione Europea chiede anche all’Italia di fare passi in avanti verso la piena uguaglianza di tutti i cittadini e il governo risponde con azioni degne dell’Ungheria di Orban”. Lo afferma il deputato del Pd, Alessandro Zan.
Famiglie Arcobaleno: “Sala costretto a cedere a pressing Governo”
“Il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del Governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo”. La Presidente di Famiglie Arcobaleno Alessia Crocini dopo l’incontro con Sala dichiara: “Abbiamo appreso con profondo sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo Governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia. Questa notizia fa tristemente coppia con la decisione del Governo italiano di bocciare anche la possibilità di un Certificato europeo di filiazione, quello che permetterebbe ai figli delle coppie dello stesso sesso il riconoscimento dei propri diritti in tutta Europa. I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei”. Questa situazione “non è degna di un paese civile – aggiunge – e ci chiediamo quando questa ingiustizia verrà sanata da una legge di buon senso che rispecchi la realtà. Nel frattempo non ci fermeremo e continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per ottenere i più elementari diritti di cittadinanza per i nostri figli e le nostre figlie, con la certezza di avere molte alleanze dalla nostra parte”.
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