Dura la reazione delle opposizioni, che chiedono le dimissioni del ministro
Ancora polemiche sul ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo le sue nuove dichiarazioni in tema di migranti in seguito alla tragedia che ha visto più di 60 persone morire nel Mediterraneo al largo di Crotone. “La disperazione credo non può mai giustificare le condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli e tutto“, ha dichiarato Piantedosi parlando ai microfoni dei giornalisti a margine di un convegno dell’Anci.
Opposizioni chiedono le dimissioni
Dure le reazioni delle opposizioni, che hanno chiesto le dimissioni di Piantedosi.
Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato, si è detta “senza parole“: “Nelle parole di Piantedosi tutta la linea del governo Meloni che arriva persino a valutare il livello di disperazione delle persone”, ha dichiarato. Il deputato dem Silvio Lai ha scritto: “Non solo è una brutta persona, ma non può essere ministro“.
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha definito le dichiarazioni “indegne, dette con una prosopopea insopportabile“, mentre Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi-Sinistra, ha detto che le parole “quando sono relative a naufraghi provenienti da Afghanistan, Siria o Iraq, sono offensive nei confronti delle vittime“.
Piantedosi: “Vergognoso livello di strumentalizzazione”
“Ribadisco la posizione del Governo e il fatto che ci sia stata speculazione su alcune dichiarazioni che sono state del tutto decontestualizzate. È una cosa già successa”. Lo ha detto Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, nel punto stampa a Parigi, dopo aver incontrato il suo omologo francese Gerald Darmanin. “Dispiace che in questo momento di tragedia di cui ho testimoniato la sensibilità mia e del governo a Cutro, ci sia un vergognoso livello di strumentalizzazione – ha affermato – è stata messa in discussione la mia posizione sulle partenze da fermare in relazione alla disperazione delle persone”.
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