Il deputato del Pd commenta le parole pronunciate dal presidente del Senato, Ignazio La Russa durante la trasmissione televisiva 'Belve'

Se mio figlio mi dicesse di essere omosessuale? “Accetteri con dispiacere La notizia. Perchè credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista”. Questa la frase incriminata del presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Francesca Fagnani alla trasmissione “Belve”, che andrà in onda martedì 21 febbraio, in prima serata su Raidue. 

 

La seconda carica dello Stato non può e non deve pronunciarsi in modo così discriminante e offensivo. Paragonare l’orientamento sessuale di una persona che è una cosa che una persona non sceglie con una tifoseria calcistica lo trovo molto deprimente oltre che offensivo. Purtroppo la destra italiana non ha fatto i conti con il passato, è ancora legata a una cultura post-fascista che vede i diritti come fumo negli occhi. Le destre moderne europee hanno una posizione molto più avanzata. Solo in Italia i diritti sono oggetto di scontro politico”. Lo dice a LaPresse il deputato Pd Alessandro Zan, commentando le parole pronunciate dal presidente del Senato.

Nelle parole di La Russa c’è omofobia ma anche sessismo, quando dice che le donne di Governo del centrodestra sono meno belle ma più competenti, anche basta. Dette da un esponente di primo piano della destra italiana è grave, se lo dice la seconda carica dello Stato, che dovrebbe essere superpartes e dovrebbe rappresentare tutti è gravissimo”, aggiunge. Dovrebbe lasciare? “Dovrebbe scusarsi più che lasciare. Avere un padre che ha un busto di Mussolini in Camera, quello sì che è sempre un dispiacere”, risponde. 

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