Il governo italiano para i colpi dopo l'uscita del cavaliere. Dal governo Zelensky tuonano: "Bacia le mani insanguinate di Putin"

L’ultima uscita di Silvio Berlusconi sulle responsabilità della presidenza Zelensky in merito al conflitto in Ucraina scatenano l’ira di Kiev e mettono in difficoltà il governo italiano sullo scenario internazionale. La reazioni dell’esecutivo è immediata. “La posizione del governo è chiara. Stiamo dalla parte del diritto internazionale, dell’Ucraina, della Nato e dell’Occidente”, ribadisce il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Noi vogliamo che la guerra finisca – aggiunge il vicepresidente di Forza Italia – ma questo può accedere solo l’Ucraina non viene sconfitta perché altrimenti si tratterebbe di una resa”. Fratelli d’Italia si prodiga nel far passare il messaggio che la posizione di Berlusconi è personale e non rappresenta in alcun modo quella della maggioranza. “Non condivido le sue parole come mi pare che non le condivida l’intero governo”, spiega il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

La dura replica dell’Ucraina 

La reazione Ucraina a quanto rimarcato per l’ennesima volta da Berlusconi è veemente. Secondo Kiev le “assurde accuse” del fondatore di Forza Italia all’Ucraina sono “un tentativo di baciare le mani di Putin, che sono coperte di sangue”. Un messaggio di “lealtà” al leader russo che – spiega Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino – incoraggia la Russia a continuare i suoi crimini contro l’Ucraina”. Un atteggiamento di cui, a dire di Kiev, Berlusconi ha la responsabilità “politica e morale”. Per Mikhaylo Podolyak, influente consigliere del presidente Zelensky, Berlusconi è “un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa”.

Diverso invece il pensiero riservato alla premier Giorgia Meloni. Kiev esprime apprezzamento per la risposta “molto forte” della presidente del Consiglio e per “l’incrollabile sostegno del governo italiano all’Ucraina”. A sottolineare l’impegno di Roma sono anche Unione Europea e Nato. Fonti di Bruxelles fanno notare come Meloni sia sempre “molto chiara” nell’esprimere la linea di politica estera dell’Italia in ogni occasione internazionale e questa “è l’unica cosa che conta”. “Sono fiducioso che l’Italia rimarrà un forte sostenitore di Kiev”, sottolinea pure il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, facendo riferimento anche al sistema avanzato di difesa aerea Samp-T che Italia e Francia forniranno all’Ucraina.

Lo stesso Stoltenberg mette poi in guardia l’occidente sulla nuova offensiva Russia alla quale “stiamo già assistendo”. Una manovra puntata “sulla quantità” per sopperire alla qualità accettando “un tasso molto alto di feriti e un gran numero di perdite”. Per questo – dichiara ancora – “è urgente fornire più armi all’Ucraina” per “salvare vite”. Fra queste resta sul tavolo anche il tema dei caccia, anche se al momento la “massima priorità” e garantire “che vengano rispettati gli impegni degli alleati per veicoli da combattimento e carri armati”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata