Il capo dello Stato alla cerimonia al Quirinale di commiato dei componenti uscenti del Consiglio superiore della magistratura

Sergio Mattarella ribadisce l’importanza dell’indipendenza della magistratura nel corso della cerimonia di commiato dei componenti del Csm uscenti al Quirinale. “I compiti che la Costituzione e la legge affidano al CSM sono volti ad assicurare l’indipendenza della magistratura, pilastro della nostra democrazia e garantita dalla Costituzione“, ha dichiarato il presidente della Repubblica.

“Nel rinnovare il mio cordiale saluto, esprimo nuovamente un sentito ringraziamento al Vicepresidente ai consiglieri uscenti, per l’impegno profuso e per l’attività svolta nel corso del mandato. E sono certo che il nuovo Consiglio saprà svolgere le sue funzioni nel quadro di corretti rapporti istituzionali, nell’interesse preminente della Repubblica”, ha esordito nel suo discorso il capo dello Stato davanti al Consiglio superiore della magistratura.

“Attraverso l’esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo il Consiglio Superiore deve garantire, nel modo migliore, l’autonomia e l’indipendenza della giurisdizione; e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose”, ha aggiunto.

“La magistratura ha nei valori costituzionali, nel suo ambito e nella sua storia, le risorse per affrontare le difficoltà e per assicurare – con autorevolezza e credibilità – il rispetto della legalità indispensabile per la vita e la crescita civile della società”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della Cerimonia di commiato dei componenti del Csm uscenti e di presentazione dei nuovi, al Quirinale.

Ermini a Mattarella: “Grazie a lei istituzione ha retto”

A Mattarella è arrivata la manifestazione di stima e gratitudine da parte del vicepresidente del Csm.  “Come ebbi a dirLe il giorno del mio insediamento, signor Presidente, ho sempre ed esclusivamente risposto a Lei e alla Costituzione. Sì, questo va rivendicato. Lo rivendico con forza insieme ai miei colleghi consiglieri: l’istituzione ha retto, ha dimostrato di avere fondamenta solide, ha riacquistato gradualmente quella serenità che ha permesso di svolgere fino alla fine i propri compiti, primo tra tutti la tutela dell’autonomia e indipendenza della magistratura. Ma se questo risultato è stato possibile, lo dobbiamo principalmente a Lei, signor Presidente, a cui vanno i miei sentimenti di profonda stima e gratitudine per la saggezza con cui ci ha guidati, per la fiducia che ha riposto in noi, per il sostegno che mai è mancato”, ha dichiarato David Ermini nel corso della Cerimonia al Quirinale. 

Ermini: “Magistratura non è un potere malato o politicizzato”

“La magistratura non è un potere malato. Non è un potere politicizzato. I magistrati italiani rendono quotidianamente giustizia ai cittadini, operando in strutture spesso inadeguate e in condizione di evidente carenza di organico e di risorse”, ha aggiunto David Ermini.

 

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