Il ministro della Salute in Senato: "Monitorare varianti". Proroga obbligo mascherine in ospedale fino a 30 aprile
Ha parlato di “pochi dati e poco trasparenti” dalla Cina il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nell’informativa urgente al Senato sulla situazione Covid. Si è trattato di una “tempesta perfetta”, secondo Schillaci con “la riduzione repentina delle misure di restrizione, causata dalla protesta popolare” che “ha funzionato da innesco perfetto generando inevitabilmente un impressionante numero di nuovi casi, le stime non ufficiali degli osservatori occidentali arrivano a oltre 250 milioni di casi, circa un abitante su cinque, con una previsione a breve di oltre 1,5 milione di decessi”.
“Un percorso tutt’altro che virtuoso – ha continuato il ministro – gestito attraverso una politica sanitaria sbagliata: prima condannati ad una dura restrizione delle libertà fondamentali e poi all’esplosione della pandemia a seguito dell’allentamento delle stesse misure restrittive”. Parole dure quelle del ministro contro Pechino da cui abbiamo avuto “una lezione per l’intero pianeta su come non vada mai gestita un’epidemia”.
Monitorare nuove varianti
Secondo il titolare della Salute, “le poche informazioni che arrivano dalla Cina indicano che le varianti che stanno alimentando questa nuova imponente ondata di contagi sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, ancora quindi all’interno delle sottovarianti di Omicron. La stessa sottovariante BF.7, su cui si stanno concentrando timori probabilmente infondati, è una evoluzione della BA.5, già circola da tempo anche alle nostre latitudini ed è meno immunoevasiva delle varianti BQ che sono al momento dominati in Europa e Nord America”, ha spiegato Schillaci
“Il salto evolutivo da monitorare – ha aggiunto Schillaci – con attenzione sarebbe quello oltre i confini di Omicron, con la nascita di un’altra vera nuova variante di interesse, ma al momento questa rimane un’ipotesi non supportata da dati epidemiologici reali”.
Proroga mascherine in ospedali fino al 30 aprile ’23
Parlando a Palazzo Madama, Schillaci ha spiegato di aver “firmato l’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2023 dell’obbligo dell’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, compresi gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale”.
Su voli indiretti accordo Ue o tracciamento impossibile
Schillaci ha poi sottolineato come “l’attività di sorveglianza attraverso l’effettuazione di tamponi molecolari all’arrivo dei voli diretti provenienti dalla Cina non arresterebbe del tutto l’ingresso sul territorio nazionale a causa dell’arrivo in Italia di passeggeri anche attraverso voli indiretti, il cui tracciamento è pressoché impossibile“.
Per poter effettuare questo tipo di tracciamento servirebbe secondo Schillace introdurre “misure maggiormente restrittive, quali il ‘passenger locator form’ digitale e del cosidetto periodo finestra, l’intervallo che intercorre fra esposizione al virus e comparsa della positività. Questo potrebbe far sfuggire il rilevamento molecolare del virus all’arrivo”. Infine, ha spiegato il ministro, per “i passeggeri provenienti dalla Cina che hanno fatto scalo in Paesi dell’area Schengen, è necessario un raccordo in sede Ue per prendere una decisione comune che possa servire a limitare l’afflusso di persone positive dal paese asiatico”.
Domani convocata Unità di Crisi
“Per rafforzare il monitoraggio sull’evoluzione epidemiologica derivante dai potenziali rischi legati alla situazione creatasi nella Repubblica Popolare Cinese ho provveduto a convocare per la giornata di domani l’Unità di Crisi quale Osservatorio del Ministero sulla materia”.
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