I senatori si sono tutti alzati in piedi e le hanno riservato un lungo applauso
È iniziata, nell’aula del Senato, la prima seduta della XIX legislatura. A presiedere i lavori la senatrice a vita Liliana Segre, in qualità di componente più anziana. Segre è stata accolta da una standing ovation. I senatori si sono tutti alzati in piedi e le hanno riservato un lungo applauso.
“Rivolgo il più caloroso saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a quest’Aula. Con rispetto, rivolgo il mio pensiero a Papa Francesco“. Così la senatrice a vita Liliana Segre nel discorso di apertura della prima seduta del Senato. Entrambi gli omaggi di Segre sono stati accolti da applausi dell’aula.
“Certa di interpretare i sentimenti di tutta l’Assemblea, desidero indirizzare al Presidente Emerito Giorgio Napolitano, che non ha potuto presiedere la seduta odierna, i più fervidi auguri e la speranza di vederlo ritornare presto ristabilito in Senato”.
“Il presidente Napolitano mi incarica di condividere con voi queste sue parole“. Così la senatrice a vita Liliana Segre nel discorso di apertura della prima seduta del Senato, leggendo il messaggio dell’ex Capo dello Stato: “Desidero esprimere a tutte le senatrici e i senatori, di vecchia e nuova nomina, i migliori auguri di buon lavoro, al servizio esclusivo del nostro Paese e dell’istituzione parlamentare ai quali ho dedicato larga parte della mia vita”.
“Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica“.
“Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!”.
“Incombe su tutti noi in queste settimane l’atmosfera agghiacciante della guerra tornata nella nostra Europa, vicino a noi, con tutto il suo carico di morte, distruzione, crudeltà, terrore. Una follia senza fine. Mi unisco alle parole puntuali del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ‘la pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino’.
“Le elezioni del 25 settembre hanno visto, come è giusto che sia, una vivace competizione tra i diversi schieramenti che hanno presentato al Paese programmi alternativi e visioni spesso contrapposte. E il popolo ha deciso. È l’essenza della democrazia. La maggioranza uscita dalle urne ha il diritto-dovere di governare; le minoranze hanno il compito altrettanto fondamentale di fare opposizione. Comune a tutti deve essere l’imperativo di preservare le Istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, che devono operare nell’interesse del Paese, che devono garantire tutte le parti”, aggiunge Segre.
“Potremmo anche concederci il piacere di lasciare fuori da questa assemblea la politica urlata, che tanto ha contribuito a far crescere la disaffezione dal voto, interpretando invece una politica ‘alta’ e nobile, che senza nulla togliere alla fermezza dei diversi convincimenti, dia prova di rispetto per gli avversari, si apra sinceramente all’ascolto, si esprima con gentilezza, perfino con mitezza”.
“Il Senato della diciannovesima legislatura è un’istituzione profondamente rinnovata, non solo negli equilibri politici e nelle persone degli eletti, non solo perché per la prima volta hanno potuto votare anche per questa Camera i giovani dai 18 ai 25 anni, ma soprattutto perché per la prima volta gli eletti sono ridotti a 200. L’appartenenza ad un così rarefatto consesso non può che accrescere in tutti noi la consapevolezza che il Paese ci guarda, che grandi sono le nostre responsabilità ma al tempo stesso grandi le opportunità di dare l’esempio. Dare l’esempio non vuol dire solo fare il nostro semplice dovere, cioè adempiere al nostro ufficio con ‘disciplina e onore’, impegnarsi per servire le istituzioni e non per servirsi di esse“, aggiunge Segre.
“Naturalmente anche la Costituzione è perfettibile e può essere emendata (come essa stessa prevede all’art.138), ma consentitemi di osservare che se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione – peraltro con risultati modesti e talora peggiorativi – fossero state invece impiegate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice“.
“Altro terreno sul quale è auspicabile il superamento degli steccati e l’assunzione di una comune responsabilità è quello della lotta contro la diffusione del linguaggio dell’odio, contro l’imbarbarimento del dibattito pubblico, contro la violenza dei pregiudizi e delle discriminazioni. Permettetemi di ricordare un precedente virtuoso: nella passata legislatura i lavori della ‘Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza’ si sono conclusi con l’approvazione all’unanimità di un documento di indirizzo. Segno di una consapevolezza e di una volontà trasversali agli schieramenti politici, che è essenziale permangano”, aggiunge Segre.
“Mi auguro che la nuova legislatura veda un impegno concorde di tutti i membri di questa assemblea per tenere alto il prestigio del Senato, tutelare in modo sostanziale le sue prerogative, riaffermare nei fatti e non a parole la centralità del Parlamento. Da molto tempo viene lamentata da più parti una deriva, una mortificazione del ruolo del potere legislativo a causa dell’abuso della decretazione d’urgenza e del ricorso al voto di fiducia. E le gravi emergenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni non potevano che aggravare la tendenza. Nella mia ingenuità di madre di famiglia, ma anche secondo un mio fermo convincimento, credo che occorra interrompere la lunga serie di errori del passato e per questo basterebbe che la maggioranza si ricordasse degli abusi che denunciava da parte dei governi quando era minoranza, e che le minoranze si ricordassero degli eccessi che imputavano alle opposizioni quando erano loro a governare. Una sana e leale collaborazione istituzionale, senza nulla togliere alla fisiologica distinzione dei ruoli, consentirebbe di riportare la gran parte della produzione legislativa nel suo alveo naturale, garantendo al tempo stesso tempi certi per le votazioni”, aggiunge Segre.
“In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del nostro popolo è la Costituzione Repubblicana, che come disse Piero Calamandrei non è un pezzo di carta, ma è il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel settembre del 1943 ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti. Il popolo italiano ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla sua Costituzione, l’ha sempre sentita amica. In ogni occasione in cui sono stati interpellati, i cittadini hanno sempre scelto di difenderla, perché da essa si sono sentiti difesi”.
“Voglio ringraziare Elisabetta Casellati per il grande lavoro svolto e per l’amicizia nei miei confronti“. Così la senatrice a vita Liliana Segre, nell’aula di palazzo Madama, rende omaggio all’ex presidente, salutata da una standing ovation di tutti i senatori presenti.
Senatori tutti in piedi alla fine del discorso di Liliana Segre. Anche Silvio Berlusconi si è alzato per applaudire la senatrice a vita.
Meloni: “Discorso molto bello”
“Molto bello il discorso della Segre”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, prima di tornare a votare nell’aula della Camera per l’elezione del nuovo presidente.
Calenda: “Discorso straordinario”
“Un discorso straordinario della senatrice Segre apre la XIX legislatura, ricordando tutti i valori costituenti: Patriottismo Repubblicano, gravitas delle istituzioni, fondamenta antifasciste e democratiche della Repubblica. Bene che tutti abbiano applaudito senza distinzioni“. Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
Un discorso straordinario della senatrice Segre apre la XIX legislatura, ricordando tutti i valori costituenti:
Patriottismo Repubblicano, gravitas delle istituzioni, fondamenta antifasciste e democratiche della Repubblica. Bene che tutti abbiano applaudito senza distinzioni.— Carlo Calenda (@CarloCalenda) October 13, 2022
Letta: “Discorso memorabile”
“Un discorso memorabile. #GrazieLiliana #Segre“. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.
Un discorso memorabile. #GrazieLiliana #Segre pic.twitter.com/g6vDY6UBWj
— Enrico Letta (@EnricoLetta) October 13, 2022
Speranza: “Grazie Segre”
“‘In Italia il principale ancoraggio è la Costituzione repubblicana che, come disse Piero Calamandrei, non è un pezzo di carta, ma il testamento di 100mila morti caduti nella lunga lotta per la libertà, che non inizia nel settembre 1943 ma che vide come capofila Giacomo Matteotti’. Grazie Liliana Segre”. Lo scrive su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.
Il post di Conte
“Grazie Liliana Segre. Ci impegneremo con tenacia e coraggio affinché nessuno venga dimenticato e lasciato indietro. Lo faremo in ogni giorno di questa nuova legislatura”. Così su Facebook il leader del M5S Giuseppe Conte, riportando un passaggio del discorso della senatrice a vita Liliana Segre: “Non c’è un momento da perdere: dalle istituzioni democratiche deve venire il segnale chiaro che nessuno verrà lasciato solo, prima che la paura e la rabbia possano raggiungere i livelli di guardia e tracimare”.
Fratoianni: “Parole straordinarie”
“Da Liliana Segre parole straordinarie in nome della democrazia, della Costituzione, della memoria, dell’antifascismo. Con Lei l’Italia migliore. Grazie”. Lo scrive su Twitter, Nicola Fratoianni, dell’Alleanza Verdi Sinistra.
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