Il leader della Lega: "Sul tavolo del programma la Lega chiederà di firmare alcuni accordi: le priorità sono lavoro, tasse e sicurezza. Ci sarà solo quello che possiamo mantenere"
“Mentre nel centrodestra si parla di programma e cose da fare, a sinistra si stanno malmenando per le poltrone. Ci sono due mondi diversi: uno unito e che sa cosa fare, l’altro che è diviso. Poi saranno gli italiani a decidere”. Così stamattina Matteo Salvini, leader della Lega, intervenendo a Radio Anch’Io su Radio1. “La Lega ha esperienza di governo, su questo vogliamo essere precisi con gli italiani, il nome di qualche ministro sarà indice di serietà”, ha aggiunto.
Salvini ha parlato anche di ruoli possibili in un eventuale esecutivo di centrodestra e dei rapporti con gli alleati dopo un fine settimana dove nuove scosse polemiche sono state segnalate nella coalizione
“Io al Viminale? Io mi vedo dove gli italiani mi vedono”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, intervenuto a Radio Anch’Io su Radio1.
“Sul tavolo del programma la Lega chiederà di firmare alcuni accordi: le priorità sono lavoro, tasse e sicurezza”. Quindi flat tax al 15% da estendere anche a lavoratori dipendenti e famiglie ha specificato Salvini, e quindi il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità. “Chiederemo anche l’autonomia, frenata da Pd e Cinque Stelle in questi anni”.

I rapporti con Giorgia Meloni: “Con Meloni non c’è nessuno scambio, io sono d’accordo con una riforma presidenziale ma l’Italia deve avviarsi verso il riconoscimento dei meriti e delle autonomie“, ha assicurato Salvini che ha poi ribadito come “per la sicurezza occorre assumere forze dell’ordine, accendere telecamere e confiscare beni ai mafiosi. Non è discutibile poi l’azzeramento della Legge Fornero e avvicinare ‘quota 41‘”. “Nel programma del centrodesta ci sarà solo quello che possiamo mantenere, niente promesse un tanto al chilo”, ha concluso Salvini.
La collocazione internazionale. “La collocazione dell’Italia a livello internazionale sarà sempre la stessa chiunque vincerà, siamo per la democrazia, la pace e contro ogni guerra. La Lega rimane nell’alleanza atlantica e con i paesi occidentali” garantisca il leader del Carroccio a radio Anch’Io. Però “la guerra prima finisce e meglio sarà per l’Ucraina e anche per l’Italia e le sue aziende”.
Nel corso di un punto stampa a Porto Tolle, Rovigo, Salvini ha quindi commentato questo inizio di campagna: “Il centrodestra è compatto. I litigi li lasciamo a Letta, Calenda, Renzi e Conte“. “Mi sono dato un impegno: non rispondere agli insulti di Letta, Calenda, Di Maio, Gad Lerner e compagni, noi rispondiamo agli italiani”. E quindi: “Sento una buona aria, tanta voglia di cambiamento”.
Obiettivo Viminale? “Io mi vedo dove gli italiani mi vedono” è la risposta sibillina. “Ci sono stati più sbarchi in questo mese di luglio che non in tutto il 2019 quando eravamo noi al governo, mille sbarchi al giorno non ce li possiamo permettere”.
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