Il Comune ha denunciato i disertori, attesi ora in Procura. Musumeci, presidente Regione Sicilia: "Ho chiesto al ministro Lamorgese apertura seggi fino a domani"
Caos a Palermo nel giorno dell’apertura dei seggi per le amministrative. Secondo prime indiscrezioni giunte a LaPresse scenderebbe a 40 il numero dei presidenti mancanti nei seggi a Palermo. Fino a poche ore fa il numero si aggirava intorno a 50. Alcuni presidenti di seggio sarebbero stati reclutati, ma ne mancano ancora parecchi.
Oltre alla candidatura spontanea alla mail fornita dal comune di Palermo seguendo le indicazioni sul sito istituzionale – in seguito all’appello rivolto ai cittadini dall’amministrazione – per coprire i posti mancanti dei seggi al voto per le amministrative e il referendum in corso oggi, diversi addetti ai lavori avrebbero mobilitato una vera e propria catena mediante WhatApp, con varie chat di gruppo private e passaparola per il recupero dei presidenti mancanti.
“In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”. Così in una nota il Comune di Palermo, in seguito alla mancanza dei presidenti di seggio che sta causando non pochi disagi nel giorno del voto per le amministrative e per il referendum.
“Dispiace leggere alcune dichiarazioni da parte di esponenti politici che cavalcano per fini elettorali i disagi e i problemi derivanti dalla rinuncia di decine di soggetti nominati tanto dalla Corte d’Appello quanto successivamente dall’amministrazione comunale per svolgere la funzione di presidenti di seggio”. Così in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito al caos delle ultime ore per mancanza di presidenti di seggio nel capoluogo siciliano.”La situazione che si è determinata in queste ore, a causa del comportamento irresponsabile di alcune persone chiaramente individuate e che saranno denunciate all’autorità giudiziaria, è indubbiamente seria ma – prosegue – l’amministrazione comunale sta mettendo in campo ogni soluzione possibile in sinergia con il Ministero dell’Interno e con la Prefettura per garantire a tutti i cittadini il diritto al voto. In questo momento servono responsabilità e rispetto delle istituzioni. Sono inaccettabili gli attacchi nei confronti degli organi competenti, attacchi che rischiano di nascondere le responsabilità che verranno accertate dall’autorità giudiziaria di quanti hanno rifiutato, senza giustificato motivo, la nomina”, conclude Orlando.
“A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti”. Lo scrive la Lega in una nota in cui si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto” sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.
“A Palermo la situazione è allucinante. In questo momento 40 sezioni chiuse. Tantissime persone tornano a casa senza aver potuto votare. È una cosa indegna di un paese civile”. Così su twitter Carlo Calenda (Azione), in merito al caos seggi a Palermo.
“A Palermo diversi seggi chiusi ed elettori respinti. Tutto ciò è gravissimo. Intervengano immediatamente il Prefetto e il Viminale”. Lo ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
“A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla. “Invito tutti voi ad andare a votare, nonostante il caos in alcune sezioni. Le responsabilità di ciò che sta accadendo sono chiare” ha aggiunto poi in un post su Facebook.
“Quel che è successo oggi è un fatto gravissimo. Ringrazio i palermitani e le palermitane che in queste ore stanno andando a votare nonostante le difficoltà. La rinuncia da parte di 180 presidenti di seggio e un fatto su cui Prefettura e Comune auspico che accertino tutte le responsabilità nelle sedi opportune. Voglio ringraziare tutte le dipendenti e i dipendenti comunali che stanno lavorando per porre soluzioni alla irresponsabilità dei presidenti rinunciatari”. Così nei suoi canali social il candidato sindaco di Palermo, del centrosinistra, Franco Miceli.
“Stamattina abbiamo tempestivamente avvisato il governo sulla mancanza dei presidenti di seggio, ma riteniamo che la situazione sia ingiustificabile e inaccettabile. Proprio per questo dobbiamo ancora di più andare a votare e convincere anche chi non voleva farlo, perché non è possibile lasciare la gestione di una macchina amministrativa a chi non è stato nemmeno capace di organizzare il regolare svolgimento delle elezioni. Dobbiamo mettere Palermo in buone mani. Sul voto esteso anche a domani mi atterrò alle disposizioni ministeriali e della prefettura di Palermo, intanto invito tutti ad andare immediatamente alle urne”. Così il candidato sindaco di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, sostenuto da + Europa e dal movimento Azione.
“Decine di seggi non costituiti a tre ore dall’apertura. Una situazione grave, che mette a repentaglio l’esercizio del diritto di voto. Sarebbe bastato un briciolo di conoscenza della città per impedire il caos. Dieci giorni fa avevo sollecitato un intervento del Prefetto per valutare la possibilità di chiedere l’anticipo della partita di calcio tra Palermo e Padova, proprio al fine di evitare sovrapposizioni con le elezioni amministrative. È a rischio la tenuta democratica della città. Il Ministero dell’Interno si assuma la responsabilità di questo errore. Bisogna immediatamente porre rimedio alla situazione. Occorre indire una sessione elettorale suppletiva per i seggi che alle ore 10.00 non si sono ancora costituiti, costringendo centinaia di elettori a tornare a casa senza avere espresso il voto. Solo per i seggi non costituiti si voti domenica prossima”. Così in una nota Giusto Catania, candidato di Sinistra Civica Ecologista a Palermo.
“Ho chiesto al Ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle ore 14 di domani, lunedì 13 giugno.Una misura straordinaria a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali. È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i Referendum. Al tempo stesso, ho manifestato apprezzamento al ministro Lamorgese per la disponibilità all’accorpamento delle sezioni elettorali non costituite con quelle già operanti”. Lo scrive in una nota il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Si sono regolarmente insediate tutte le 600 sezioni elettorali previste in città senza che sia stato necessario procedere ad alcun accorpamento tra di esse”. Così in una nota la Prefettura di Palermo.
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