La leader di Fratelli d'Italia ha chiuso la tre giorni della conferenza programmatica del partito

Un appello agli alleati per chiedere “chiarezza, regole e orgoglio” e un “avviso ai naviganti di sinistra: vi sfideremo e vi batteremo”. Giorgia Meloni chiude la tre giorni della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano e in 50 minuti di intervento molto più politico rispetto a quello di apertura di venerdì scorso tocca gli argomenti più spinosi. La leader di FdI non le manda a dire e si rivolge in un passaggio del discorso agli alleati della coalizione, che affronta una fase delicata e scricchiola dalla rielezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Per chiarezza intendo che se si sta da questa parte, l’alleanza non ha porte girevoli e non ci si allea con i nostri avversari. In nessun caso. Si vince e si perde insieme”, è il messaggio in bottiglia preparato per Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

E ancora: “Regole significa per esempio che un governatore di centrodestra capace come Musumeci non lo si manda a casa per fare il dispetto a qualcuno, perché troppo vicino a Fratelli d’Italia. I siciliani non meritano di vedere la Sicilia riconsegnata alla sinistra per i dispetti. Le regole si stabiliscono e valgono sempre per tutti”. Meloni poi promette: “L’impegno solenne che si prende Fratelli d’Italia è che noi daremo piena rappresentanza a quei milioni di italiani che sono stati maggioranza silenziosa e che non aspettano altro che far sentire la propria voce. Vogliamo farlo con il centrodestra, speriamo di farlo con il centrodestra ma sia chiaro che lo faremo comunque noi di FdI”. Pronta la replica di Salvini, che in un tweet scrive: “Il centrodestra, unito da un’idea di Italia fondata sul lavoro, sulla libertà, sul merito, sulla crescita, sulla sicurezza, sull’autonomia e sulla famiglia, vincerà per i prossimi trent’anni”.

Tornando alle parole in chiusura della tre giorni di FdI, con 70 ore di lavoro e oltre 4.600 delegati impegnati al centro congressi MiCo di Milano, Meloni usa anche la metafora del mare. Si scaglia contro i “politici surfisti” che “cavalcano l’onda”, mentre “noi siamo pronti a salpare. È il nuovo viaggio che porterà le idee dei conservatori al governo di questa nazione”. Ma non “a tutti i costi. Noi al governo – rimarca – ci andiamo se gli italiani ci mandano per fare quello che abbiamo promesso, non ci svendiamo per interesse personale”. E non finisce qui. Perché la leader di FdI dice di essere a capo del “partito dei patrioti e dei conservatori, di quei milioni di italiani che con orgoglio vogliono essere alternativi alla sinistra, che sia quella ideologica del Pd o demagogica del M5S”.

E poi si scaglia a muso duro contro i giornalisti: “Ci dipingevate come retrogradi mentre noi costruivamo una storia nuova ma ancorata ai valori. Voi sognate una destra sfigata, nostalgica, cupa e perdente. Invece noi siamo una destra vincente, seria, credibile, rispettata e che non si è fatta mettere all’angolo. Siete voi nell’angolo con i vostri argomenti cretini”. Quindi, Meloni sfida direttamente l’altra parte del campo: “Non siamo figli di un Dio minore. Con orgoglio vi guarderemo dritti negli occhi, sorrideremo, vi sfideremo e vi batteremo. Ci faremo trovare pronti, signori. Auguratevi di esserlo anche voi”.

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