“È abbastanza inverosimile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. Non è accaduto, anche perché incarnavano due tipologie di produzione cinematografica diversa. Giorgetti evidentemente propone a Matteo Salvini un progetto più sofisticato, un film da Oscar, di Serie A, mentre quelli di Bud Spencer sono spesso considerati di Serie B. Il successo popolare ottenuto dai film di Bud Spencer però fa sì che l’affetto che la gente nutre per lui sia paragonabile a quello per Streep, che ha ottenuto tanti premi in carriera”. E’ questa la considerazione che Giuseppe Pedersoli, figlio di Bud Spencer, ha fatto a LaPresse all’indomani delle affermazioni del leghista Giancarlo Giorgetti. Il ministro dello Sviluppo Economico aveva sottolineato che Salvini “è abituato a essere un campione d’incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar. È difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so che cosa abbia deciso”.
Per Pedersoli, responsabile della Smile Production, Salvini incarna oggi il ruolo del “personaggio politico sanguigno, molto diretto rispetto agli elettori che fanno a lui riferimento”. “In Italia viviamo un periodo particolare – conclude quindi – la speranza di rilanciare il Paese è legata molto alla possibilità di utilizzare i finanziamenti che arriveranno dall’Europa. Capisco quindi la posizione governativa di Giorgetti per non essere escluso dalla progettualità di questi investimenti, ma immagino che una volta finita questa spinta, quando le logiche politiche torneranno al pre-Covid, Salvini e la Lega debbano prendere una posizione più netta”.

