Tensioni in aula alla Camera: la Lega ha votato una seconda volta con Fratelli d'Italia un emendamento al dl Green Pass. Furia Pd
Oggi la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri che dovrebbe varare il provvedimento che prevede l’obbligo di Green Pass per i lavoratori di ditte di pulizia e mense delle scuole, in vista dell’inizio delle lezioni di settimana prossima, e a contatto con strutture sanitarie come le Rsa. Restano, invece, i dubbi sulla possibilità di includere camerieri di bar e ristoranti, oltre a istruttori di palestre e piscine, nell’elenco delle categorie. Sul punto la trattativa nella maggioranza prosegue.
Intanto ancora tensioni in maggioranza per il Green Pass: oggi il No dell’aula della Camera all’emendamento a firma di Fratelli d’Italia al dl Green pass che chiedeva di escludere dall’obbligo di certificazione verde i minori di 18 anni, che ha ricevuto però il voto favorevole della Lega. Il testo non è passato con 268 contrari e 137 favorevoli. Il voto si è svolto a scrutinio segreto.
“Primo emendamento su esenzione green pass per i minorenni votato anche dalla Lega. Respinto. Voti favorevoli largamente inferiori alla maggioranza assoluta. Molti evidentemente si sono vergognati e sono usciti per non votare. Rimane solo prossimo emendamento a scrutinio segreto”. Così Claudio Borghi, deputato Lega, su Twitter ha spiegato il voto all’emendamento FdI. “Noi abbiamo scelto di votare alcuni emendamenti qualificanti riducendoli al massimo in modo che ci fosse la massima attenzione da parte dell’aula quando ciò sarebbe avvenuto perché riteniamo che siano di somma importanza”. “La scelta che abbiamo fatto noi, ripeto, è quella di appoggiare pochissimi emendamenti che riteniamo imprescindibili“, conclude.
Immediate le reazioni dai compagni di governo.
Per la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti di Italia Viva “il voto contro un Governo di cui si fa parte è un atto grave sempre, in tutti le situazioni”, ha detto a ‘Start’, su Sky TG24. “Sul Green pass la Lega ha già adottato tre posizioni differenti: approvazione in Cdm, astensione e voto contrario in commissione e in aula. Quindi, senza polemiche, perché l’interesse del Paese viene prima di tutto, visto che FdI ha fatto la scelta di non volersi assumere la responsabilità di condividere la salvezza del Paese e può dire tutto e il suo contrario, lancio un invito alla Lega che invece ha assunto questa responsabilità e deve essere conseguente: chiarisca la sua posizione. Perché su questo non si può scherzare”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, durante la sua visita a Treviglio, in Lombardia.
“La Lega non può votare contro o astenersi su misure fondamentali per contrasto alla pandemia. Non può votare insieme all’opposizione e avere ministri di rilievo, è un problema politico. Decida da che parte stare, dopotutto la cosiddetta maggioranza Ursula avrebbe comunque i voti”. Lo scrive su Twitter il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia.
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