(LaPresse) La sospensione del cashback decisa dal governo durante la cabina di regia di lunedì sera diventa un caso nella maggioranza. Il Movimento 5 Stelle insorge e lo definisce un grave errore: “Ha stimolato l’uso dell’app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L’incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa” hanno dichiarato i portavoce del Movimento in Commissione Finanze alla Camera.
Sino a oggi 784,4 milioni di transazioni
“Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all’evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia”, concludono i pentastellati.
Ministra Dadone: “Chiederemo motivi decisione in Cdm”
“È un errore la sospensione del #cashback che come strumento di incentivo all’utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all’evasione è stato perfetto. Chiederemo in Consiglio dei Ministri i motivi di questa decisione”. Lo scrive su Twitter la ministra delle Politiche giovanili, Fabiana Dadone.
È un errore la sospensione del #cashback che come strumento di incentivo all’utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all’evasione è stato perfetto. Chiederemo in Consiglio dei Ministri i motivi di questa decisione.
— Fabiana Dadone (@DadoneFabiana) June 29, 2021
Bordo (Pd): Errore sospensione, sì correzione meccanismo”
Anche il Pd esprime le sue perplessità sulla sospensione del meccanismo. “Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi”,ha sottolineato il deputato dem, Michele Bordo, responsabile Pd per la Coesione e il Mezzogiorno.
Forza Italia favorevole allo stop: “Decisione di buon senso”
“La sospensione del Cashback nel secondo semestre dell’anno è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. E pensare che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale. Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul Cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo”, si legge in una nota della presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.
Esulta Fdi, Meloni: “Un’idiozia costata 4 miliardi”
Chi invece festeggia per la decisione del governo è Fratelli d’Italia, che ha sempre criticato il provvedimento. “Il cashback sarà ‘sospeso’ dal 1 luglio. Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale”, ha dichiarato la presidente Giorgia Meloni.

