La politica si mobilita in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia
La politica, italiana ed europea, si mobilita nella Giornata nazionale contro l’omofobia e affida ai social appelli e messaggi di condanna a qualsiasi forma di discriminazione e di violenza: “In occasione di IDAHOT 2021 – International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia, i colori dell’arcobaleno risplendono luminosi. Sostengo fermamente e orgogliosamente una vera Unione dell’uguaglianza. Nell’Ue dovreste poter essere chi siete, vivere e amare liberamente”, scrive la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su Twitter.
On #IDAHOT2021 the colours of the rainbow 🏳️🌈 are shining bright.
I stand firmly, and proudly, for a true #UnionOfEquality.
In the EU 🇪🇺 you should be able to be who you are, live and love freely. pic.twitter.com/MgubzcCtmT
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 17, 2021
Numerosi gli appelli per accelerare i tempi sul via libera del Parlamento al ddl Zan.
“Approvare subito il Ddl Zan – scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta -. Il Senato deve fare in queste settimane un gesto concreto per i diritti approvando la proposta del Pd”.
Celebriamo la Giornata internazionale contro omofobia, bifobia, transfobia con un impegno concreto: approvare subito il #DDLZan. Il Senato deve fare in queste settimane un gesto concreto per i #diritti approvando la proposta del @pdnetwork #IDAHOBIT2021
— Enrico Letta (@EnricoLetta) May 17, 2021
“Oggi, #17maggio, è la Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia. Ora avanti al Senato per approvare il #DDLZan. Bisogna fermare offese, violenza e discriminazioni ed è tempo di muoversi, non a parole ma concretamente. #IDAHOBIT2021″. Così Nicola Zingaretti sui suoi social
Oggi, #17maggio, è la Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia.
Ora avanti al Senato per approvare il #DDLZan. Bisogna fermare offese, violenza e discriminazioni ed è tempo di muoversi, non a parole ma concretamente.#IDAHOBIT2021
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) May 17, 2021
Monica Cirinnà, madrina dem delle unioni civili, ricorda ” i nomi e i volti delle tante persone che incontro e che mi raccontano infiniti episodi di discriminazione e violenza; o anche solo il loro disagio nel vivere in un ambiente – sociale, lavorativo, familiare, culturale – ancora troppo poco inclusivo verso le soggettività LGBT+. La piena inclusione delle persone LGBT+ in Italia passa per la rapida approvazione del ddl Zan, così com’è. Ma non si ferma a questo. È necessario mettere in campo tutte le azioni che servono per trasformare la cultura di questo paese, superando stereotipi ancora troppo diffusi che affondano le loro radici nel modello patriarcale. Ed è necessario farlo attraverso la costruzione di eguaglianza vera. Lavoro ogni giorno per portare l’Italia al matrimonio egualitario, al bando delle terapie ‘riparative’, al pieno riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini arcobaleno, al riconoscimento del diritto delle persone trans* a vedere tutelate assieme salute e dignità. Questo il mio impegno, non solo oggi. Voglio che questa non sia più soltanto un’immagine di futuro, ma diventi presto il nostro presente”. Così su Facebook la senatrice del Pd Monica Cirinnà.
Per il presidente della Camera, Roberto Fico serve “Costruire una società realmente inclusiva: che rispetti il modo in cui ciascuna persona si identifica; che non prescriva ruoli e non giudichi scelte; che cambi radicalmente le lenti con cui guardare alle questioni afferenti all’identità di genere e alle relazioni. Questo è l’impegno che vogliamo ribadire oggi, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia”, scrive su Facebook.
“Un impegno doveroso che dobbiamo portare avanti, senza ambiguità né compromessi, per tutte quelle persone che ogni giorno combattono contro le aggressioni, l’ignoranza, i pregiudizi – aggiunge su Facebook – Dobbiamo infatti prendere atto che nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni in Italia, in Europa e in molti altri Paesi, persistono nei confronti delle persone LGBTI pregiudizi diffusi, discriminazioni e fenomeni di odio intollerabili. L’Italia è sotto la media Ocse per accettazione dell’omosessualità. E il 62% delle persone LGBTI dice di non dichiarare apertamente mai o quasi mai il proprio orientamento sessuale”.
Anche la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, interviene dicendosi “vicina alle troppe vittime dell’odio e del disprezzo e a quanti soffrono perché esclusi da una piena accettazione sociale a causa dei loro orientamenti personali. L’intolleranza non è solo nemica della democrazia ma avvelena i pozzi della convivenza civile, rende peggiore la vita quotidiana di tutti noi. Mai come ora abbiamo bisogno di sentirci cittadini e partecipi dello stesso impegno di rinascita e ripresa oltre ogni distinzione ‘di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica e condizioni personali e sociali’ come saggiamente recita la Costituzione”.
Appello anche dal M5S per approvare il ddl Zan: “Servono gesti concreti – scrive su Twitter Luigi Di Maio, ministro degli Esteri -In Parlamento bisogna accelerare con la legge contro l’omotransfobia. Serve uno scatto di civiltà, basta tentennamenti. #DdlZan”
Oltre a celebrare una giornata, servono gesti concreti. In Parlamento bisogna accelerare con la legge contro l’omotransfobia.
Serve uno scatto di civiltà, basta tentennamenti.#DdlZan— Luigi Di Maio (@luigidimaio) May 17, 2021
Dal centrodestra, Giorgia Meloni chiede che l’Unione Europea prenda le distanze dai paesi dove l’omosessualità è un reato: “Un pensiero va a chi vive in quegli Stati dove l’omosessualità è considerata un reato, a volte punita con la pena di morte. Come In Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Iran e diversi altri Stati musulmani. Più volte Fratelli d’Italia ha posto in Parlamento la questione ma non siamo mai stati ascoltati purtroppo. Continueremo a batterci perché l’Italia e la UE condannino apertamente e prendano le distanze dagli Stati che hanno nel loro ordinamento il reato di omosessualità”, ha scritto su Facebook, mentre la ministra Maria Stella Gelmini (Forza Italia) chiede di “evitare inutili forzature”: “No alle discriminazioni e no alla violenza. La Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia sia occasione di riflessione. Bene intervenire contro ogni forma di intolleranza, ma senza inutili forzature. Non limitiamo la libertà di espressione”.
“SÌ a una legge che introduca subito pene più severe per chi discrimina, insulta o aggredisce in base a sesso, etnia o religione, come quella già presentata da Lega e centrodestra.
NO a una legge che introduce bavaglio e carcere per le idee (punire chi non condivide le adozioni gay o l’utero in affitto è una follia) e vuole portare nelle scuole di bimbi di 5 o 6 anni la teoria gender. Liberi di amare e di pensare!”, commenta anche il leader della Lega, Matteo Salvini.
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