Così la ministra della Giustizia nel giorno della Liberazione
(LaPresse) “Il 25 aprile segna la Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. È per me un onore e motivo di vera commozione essere stata invitata oggi a celebrare questa memoria proprio a Genova, e per il ruolo decisivo che la Città ebbe nella liberazione dell’intero paese, e per il modo con cui la liberazione fu condotta a termine in questa terra ligure… – ha detto la ministra per la Giustizia Marta Cartabia festeggiando il 25 Aprile a Genova – Oggi come allora, in un contesto diverso e, per molti aspetti imparagonabile, ci troviamo a un crocevia della storia dove, di nuovo, imperioso si affaccia il bisogno di liberazione e di ricostruzione. Liberazione dalla malattia, dalla morte, dalla paura, dalla angoscia, dalla solitudine, dall’isolamento, dalla incertezza, dalla povertà. Ricostruzione di legami, di prospettive, di posti di lavoro, di prosperità economica”, ha aggiunto. “Ricordare e festeggiare il 25 aprile è una occasione per imparare dalla storia, ben consapevoli che l’insegnamento che si può trarre dalla storia non è tanto legato alle specifiche soluzioni elaborate con più o meno successo in altri frangenti, quanto al metodo tenacemente applicato e alla tensione morale risolutiva che muoveva l’azione dei protagonisti”.
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