Pressing dei 5s sul superbonus: "Senza certezza della proroga difficile dire sì"

Posticipata di qualche ora la riunione del Cdm sull’informativa del ministro Franco sul Pnrr, inizialmente convocata alle 10 stamattina. Il nodo politico sarebbe costituito dal superbonus al 110% che M5s, Pd e Forza Italia vogliono prorogare fino al 2023 e per cui serve la copertura . Costante il pressing sul premier Draghi da parte degli alleati del M5s che chiedono certezze sull misura, la cui proroga è considerata essenziale. “Per il Movimento la proroga a tutto il 2023 è indispensabile. Su questo ci aspettiamo inequivocabili segnali da parte del presidente del consiglio Draghi già lunedì in parlamento. Non c’è più tempo da perdere” spiegano fonti del Movimento.

“Quando il Movimento 5 Stelle ha proposto l’idea del Superbonus al 110% col governo Conte, lo ha fatto per dare al paese una misura trainante per la ripresa economica” scrivono in una nota i senatori pentastellati della X commissione (Industria, Commercio e Turismo) Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Gianluca Castaldi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro. E proseguono: “Un meccanismo fiscale “shock” per provocare scossone al settore dell’edilizia, comparto produttivo che come è noto se ne tira dietro tanti altri, e un primo vero tassello verso quella transizione ecologica fondamentale per il futuro prossimo del paese. Questa misura in tre mesi ha già superato quota un miliardo di lavori, tanto che nei giorni scorsi in tanti ne hanno chiesto al nostro fianco la proroga a tutto il 2023, da Confindustria all’Ance, dalla Cna agli ordini professionali passando per Abi e tanti altri protagonisti della filiera. Stamane dai giornali apprendiamo che nelle bozze del PNRR questo prolungamento non sarebbe previsto. Non solo: allo stato attuale, non c’è alcuno scenario di proroga neanche al di fuori del piano di ripresa. Ecco, parlare di ripresa e tirare il freno a una misura del genere secondo noi è un controsenso, oltreché un grave errore. Per il M5S sarà molto difficile dire sì al PNRR qualora non dovessero arrivare garanzie su questa estensione, perché una brusca interruzione del percorso avviato avrebbe effetti nefasti su una macchina virtuosa che si è appena messa in moto. Il presidente Draghi lanci un segnale e si impegni subito davanti al Parlamento: bisogna dare certezze tanto alle imprese tanto ai cittadini. Abbiamo un’occasione unica davanti, sprecarla sarebbe imperdonabile”.

Di Maio certo che la misura sarà confermata:  “Stiamo per ultimare il Pnrr, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, che significa utilizzare oltre 200 miliardi del Recovery plan per avviare progetti di rilancio del Paese e creare nuovi posti di lavoro. Sono già previsti anche ulteriori 18 miliardi per il Superbonus 110%, più di 10 nel Pnrr e 8 nel fondo investimenti. È una misura voluta fortemente dal MoVimento 5 Stelle che va sostenuta da tutti e di cui siamo molto contenti” ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri.

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