A Palazzo Chigi il passaggio di consegne con Conte. che saluta: "Torno semplice cittadino, ognuno partecipi a vita politica". La prossima settimana il passaggio alle Camere per la fiducia
Il governo di Mario Draghi ha prestato giuramento al Quirinale: è nato dunque ufficialmente l’esecutivo dell’ex presidente della Bce. Sono 23 i ministri, quindici politici e otto tecnici. Il presidente del Consiglio dopo aver giurato davanti al Capo dello Stato Mattarella è arrivato a palazzo Chigi, ha salutato la piazza ed è entrato nella sede del Governo per la cerimonia della campanella, tradizionale passaggio di consegne con il premier uscente Giuseppe Conte All’inizio della prossima settimana il nuovo governo si presenterà alla Camera e al Senato per ottenere la fiducia. Dopo le cerimonie rituali il Consiglio dei Ministri presieduto da Draghi si è riunito per la prima volta. Anche il sottosegretario alla presidenza della Repubblica Roberto Garofoli proposto da Mario Draghi e nominato dal Cdm ha giurato.
Le parole di Draghi
Un discorso che getta le base del nuovo esecutivo che deve avere come priorità quella della “messa in sicurezza del paese, perché gli interessi dell’Italia vengono prima degli interessi di parte”. Queste le parole, secondo quanto si apprende, le parole pronunciate dal premier Mario Draghi aprendo il primo Consiglio dei ministri a palazzo Chigi. Il professore, rivolgendosi alla sua squadra, avrebbe richiamato alla “compattezza” e alla “massima collaborazione” tra tutti i componenti dell’esecutivo, “la missione che ci attende – avrebbe concluso – è importante” in ballo c’è il futuro della nazione, il ragionamento.
L’addio di Conte
“Ho lavorato nel ‘Palazzo’, occupando la ‘poltrona’ più importante. Ma tra i corridoi e gli uffici di Palazzo Chigi, anche alla fine delle giornate più dure e dopo le scelte più gravose, ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia”. Così su Facebook Giuseppe Conte. “Sono grato a Voi cittadini per il sostegno e l’affetto, che ho avvertito forti e sinceri in questi due anni e mezzo. Ma vi sono grato anche per le critiche ricevute: mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni”, ha aggiunto . La forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità. Io stesso ho cercato di far tesoro di questa esperienza, pur con i miei limiti, ma – vi assicuro – con tutto il mio impegno e la mia massima dedizione” ha continuato. “Da oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino”. Così su Facebook Giuseppe Conte. “È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la – P – maiuscola, che ha l’esclusivo obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini, dalla (cattiva) politica, intesa come mera gestione degli affari correnti volta ad assicurare la sopravvivenza di chi ne fa mestiere di vita. Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere. Con l’Italia, per l’Italia. Grazie”.
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