Roma, 19 mag. (LaPresse) – "Lo stato costituzionale di diritto non è stato violato né sostanzialmente né proceduralmente". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, in aula, alla Camera, nell'intervento in replica e per l'espressione del parere sulle mozioni del centrodestra e della maggioranza sulle iniziative volte al superamento delle limitazioni delle libertà costituzionalmente garantite e delle criticità normative emerse in relazione alla gestione dell'emergenza Covid-19. "Sul piano sostanziale – spiega -, il Governo ha dovuto decidere con provvedimenti di straordinaria urgenza di limitare molte libertà dei cittadini, ma ha assicurato che tali limitazioni fossero circoscritte a quelle necessarie, fossero temporanee e si ispirassero ai principi di gradualità, proporzionalità e ragionevolezza, come previsto dalla Costituzione". Mentre "sul piano procedurale, il Governo ha assicurato il coinvolgimento parlamentare compatibilmente con la necessità di intervenire tempestivamente, ma sempre rispettando le prescrizioni costituzionali. Vale la pena ricordare che il Presidente del Consiglio è intervenuto alla Camera il 25 marzo, il 21 e il 30 aprile, mentre è intervenuto al Senato il 26 marzo, il 21 e il 30 aprile. Un nuovo passaggio parlamentare del Presidente del Consiglio è atteso, infine, per giovedì prossimo. Peraltro, do atto ai Presidenti delle Camere e a tutti i gruppi parlamentari che le misure di precauzione adottate hanno consentito che il Parlamento potesse lavorare con efficacia ed assiduità maggiori di quanto avvenuto nella maggior parte degli altri Paesi", assicura.
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