Roma, 6 mag. (LaPresse) – "Stiamo lavorando su alcune misure per tutelare, salvare e proteggere il settore della cultura che è quello che ci rende forti e riconoscibili nel mondo. La prima scelta che è stata fatta e che verrà confermata da una norma del decreto da 55 miliardi, è l'utilizzo dei fondi ordinari, cioè il Fondo unico per lo spettacolo, più il tax credit cinema, più i 130 milioni che abbiamo già messo nel primo provvedimento per le misure di emergenza in favore di spettacoli e cinema legati all'emergenza Covid-19; la somma di queste tre cifre vale attorno a un miliardo, cifra che normalmente viene erogata se i teatri e i produttori cinematografici rispettano determinate regole e determinati parametri: il numero di serate e il numero di produzioni". Lo dice il ministro della Cultura, Dario Franceschini, durante un'informativa al Senato. "Abbiamo deciso che li erogheremo ugualmente, senza il rispetto obbligatorio di quei parametri: l'80 per cento sarà erogato subito, immediatamente dopo l'approvazione del decreto in Consiglio dei ministri, in modo da dare fiato a tutte queste istituzioni culturali e di farlo non legando tali aiuti al numero di serate che non possono più essere rispettate, perché è evidente che non si possono più rispettare per tante ragioni, ma di farlo in modo permanente, garantendo quindi a queste istituzioni un sistema di protezione e risorse pubbliche che diventano straordinarie, mentre prima erano ordinarie", aggiunge.

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