Il Governatore parla di Modello Piemonte elaborato con il Politecnico. "Verso normalità nuova già da maggio". Scelte omogenee per aree geografiche

"Stiamo studiando i flussi. Li stanno studiando il comitato scientifico e l'Amedeo di Savoia, il professor Di Rosa e il professor Diperri. Noi vogliamo essere certi che l'emergenza sia finita davvero. Contestualmente, siamo pronti a presentare il modello Piemonte. Il piano è stato elaborato con il Politecnico e ci può far pensare di ripartire anche con attività già da maggio, ma predisposte con criteri scientifici che vanno attuati nelle aziende. E' il lavoro che stanno facendo i mie assessori". Lo ha detto Alberto Cirio, il governatore della Regione Piemonte, intervistato da LaPresse. Che parla di nuova normalità e di territori: "La ripartenza del Piemonte? Le scelte devono essere omogenee per aree geografiche. Io parlerò con Fontana nei prossimi giorni perché è evidente che le scelte lombarde influenzano il Piemonte, come le scelte piemontesi influenzano quelle della Lombardia. Abbiamo aree che convivono. Come si è stati omogenei nelle misure di contenimento, bisogna essere omogenei anche nelle misure di riapertura". Sulle critiche sollevate contro la gestione dell'emergenza Cirio respinge le accuse al mittente: "Ho fatto con quello che mi hanno lasciato a livello di sanità, ho fatto con l'esercito che c'era. Io non mi sono mai lamentato, io faccio il presidente della Regione e sono pratico: oggi però puntualizzo, perchè sentire critiche da parte chi questa sanità l'ha governata negli ultimi 5 anni e me l'ha consegnata così credo che non vada bene". 

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